Non è un tema facile la salute mentale, eppure questo festival riesce ad affrontarlo in modo originale, con un occhio rispettoso ma anche divertito, con attenzione all'aspetto medico e all'intrattenimento.
Tra i lungometraggi storie di emigrazione, come “I borghesi di Calais - L’ultima frontiera” dello spagnolo Jesús Armesto, sulle disumane condizioni vita nella cosiddetta giungla della città francese. Storie di migranti che hanno raggiunto il nostro paese sono protagoniste in “Ci sarà una volta” di Paolo Geremei, mentre il docufilm andato in onda su Rai 3, “Non far rumore” di Alessandra Rossi e Mario Maellaro, rievoca la vita nascosta e clandestina, senza scuola e senza rapporti sociali, a cui sono stati costretti fino a pochi anni fa i figli dei lavoratori italiani stagionali in Svizzera. Quindi “Marasma” di Luigi Perelli, documentario drammatico sulle disumane condizioni della vita nei manicomi di donne e bambini, sottoposti, prima dell'approvazione della Legge Basaglia, a punizioni e elettroshock. Ancora, il viaggio spiazzante nella disabilità mentale raccontato nel doc “Siamo tutti matti” di Domenico Iannacone e Luca Cambi. E una puntata speciale di “Che ci faccio qui”, in onda su Rai3, ambientata nel Teatro Patologico di Roma, fondato da Dario D’Ambrosi.
Nel film “Come stanno i ragazzi” di Alessandro Tosatto e Andrea Battistuzzi si racconta di come il suicidio sia diventata la seconda causa di morte tra gli adolescenti in Italia. Nonostante questo, i disturbi psichiatrici dei ragazzi sono un tabù di cui non si parla. Per oltre un anno i due registi hanno seguito ragazzi in cura presso una neuropsichiatria infantile per capire cosa si nasconda dietro questa emergenza crescente. Dall'Olanda arriva il documentario “Your mum and dad” diretto da Klaartje Quirijns che narra la propria storia, aprendo dolorose finestre tra il presente e gli eventi nel passato. La regista Anna Maria Selini propone “Ritorno in apnea”: ambientato in provincia di Bergamo, dove tra marzo e aprile del 2020 sono morte seimila persone a causa del Coronavirus.
Oltre ai concorsi, Lo Spiraglio 2021 dedica un evento speciale alla serie Rai “Mental”, una co-produzione Rai Fiction-Stand by me, visibile su Rai Play, otto episodi di 25 minuti ciascuno scritti da Laura Grimaldi e Pietro Seghetti, per la regia di Michele Vannucci, con protagonisti un gruppo di adolescenti con problemi psichiatrici. Attraverso i loro casi, si indaga su una serie di problemi diffusi nel mondo giovanile e amplificati dal lockdown. Oltre ai protagonisti della serie sabato 17 aprile alle 19, in diretta streaming, interverranno esperti del mondo della salute mentale, fra cui la professoressa Paola De Rose, del reparto di Neuropsichiatria dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Il premio del Festival quest'anno sarà assegnato a Claudio Santamaria, che nella sua carriera ha spesso interpretato personaggi segnati da disagi e problematiche psichiche: uomini, di volta in volta, depressi, superattivi, inquieti, segnati da assurde gelosie.
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