Alessandra Mastronardi: «Molestata? A 20 anni vissi una strana situazione, ma ho reagito così»

Martedì 27 Agosto 2019 di Gloria Satta
Alessandra Mastronardi

Domani sera tutti gli occhi saranno puntati su di lei: Alessandra Mastronardi, 33 anni, origini napoletane e carriera internazionale, aprirà (in abito nero) la 76ma Mostra di Venezia nel ruolo di madrina e la chiuderà il 7 settembre. «Ansia, senso dell'onore, gratidudine verso Alberto Barbera e la Biennale e un terrore grande così»: questi gli stati d'animo che l'attrice confessa alla vigilia dell'inaugurazione. Bellezza delicata e volontà d'acciaio, talento naturale e un impegno «da soldatino» spalmato tra cinema, tv e teatro, la ex Eva della serie-cult I Cesaroni lavora da quando era adolescente e ha alle spalle film con Cristina Comencini (La bestia nel cuore), Robert Pattinson (Life), Woody Allen (To Rome with Love),serie internazionali come Master of None, I Medici, Us e la aspetta ora la terza stagione de L'Allieva. Vive da 4 anni a Londra con il fidanzato, l'attore scozzese Ross McCall, e non vede l'ora di essere al Lido «per guardare un film dietro l'altro». Con due accompagnatori speciali.

Chi saranno?
«I miei genitori. Sei anni fa andai alla Mostra con mia madre che mi disse: Chissà se un giorno farai la madrina e io le risposi che era impossibile. Ora fare il red carpet con lei sarà particolarmente emozionante».

Sa già cosa dirà nel suo discorso inaugurale?
«Certo, l'ho scritto da un pezzo ma ogni giorno correggo, tolgo, aggiungo. Mi rappresenta perché è una dichiarazione d'amore nei confronti del cinema: ci sono dei film che ti cambiano la vita, smuovendo le tue emozioni più profonde».

Ce n'è uno anche per lei?
«Nuovo Cinema Paradiso. Lo vidi a 12 anni e decisi che avrei voluto far parte di quel mondo. Non sapevo da dove e come cominciare, ma la voglia di recitare nacque così».

Lo ha mai detto al regista Giuseppe Tornatore?
«No, non l'ho mai incontrato. Ma mi piacerebbe molto lavorare con lui. Facciamoglielo sapere...».

Si sente sotto-utilizzata dal cinema italiano?
«Non giro un film dietro l'altro perché le serie mi tengono impegnata per mesi. E a malincuore ho rifiutato dei film a cui tenevo. Ad ottobre uscirà l'ultimo che ho interpretato: la commedia Si muore solo da vivi di Alberto Rizzi».

Ha inziato a recitare a 14 anni, nella serie Amico mio 2, e non si è più fermata. Il lavoro le ha rubato la giovinezza?
«Quando decisi di fare l'attrice, i miei erano terrorizzati. Papà, che fa lo psicologo e ha una laurea pure in filosofia, temeva che perdessi la scuola. Così abbiamo fatto un patto: avrei accettato solo lavori che non m'impegnassero per più di una settimana. Quell'apparente ingiustizia mi ha permesso di rimanere bambina. E di apprezzare la compagnia delle persone più grandi».

Nella sua cameretta teneva appesi i poster dei divi?
«Per forza: avevo Marlon Brando, Leonardo DiCaprio e Sofia Loren, il mio mito, che ho poi incontrato sul set di una pubblicità. Era vestita da suora e, quando ha accettato di posare con me, si è girata di scatto. Nella foto si vede solo il capello e io devo spiegare che si tratta di Sofia».

Il cinema, secondo lei, continua a discriminare le donne?
«Penso che dovremmo essere rappresentate di più e lo scossone assestato dal movimento #MeToo è stato salutare: ha permesso che si parlasse del problema».

Lei è mai stata molestata?
«Ricordo un solo episodio spiacevole. Quando avevo 20 anni mi ritrovai in una situazione ambigua. Ma dopo aver messo a posto il tipo che ci provava me la sono data a gambe. Consiglio a tutte le donne di non essere ingenue: la guardia va tenuta sempre alta».

Il regno Unito è ormai casa sua?
«Casa mia è dove vivono i miei genitori, cioè Roma. Ma adoro Londra. Spero che la Brexit, in cui sono purtroppo incappata, avvenga in accordo con l'Europa. Altrimenti avremo bisogno del visto anche per entrare nel Regno Unito. Io non ho votato, ma non sarei mai uscita».

Sposerà il suo compagno?
«Per ora no, siamo fidanzatissimi ma si vedrà».

C'è un ruolo che le è rimasto dentro più degli altri?
«Angela, la moglie di Elio Germano nel film di Giovanni Veronesi L'ultima ruota del carro. È una donna semplice, ricca di valori. Una supereroina dei nostri giorni».
 

Ultimo aggiornamento: 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA