Comeglians, 31 lug - "La giornata di oggi è importante
simbolicamente per molti motivi: è il risultato di una decisione
difficile presa dalla Regione nelle ore successive al disastro
della tempesta Vaia ma è anche è frutto della sinergia tra
sistema istituzionale, enti locali, due realtà imprenditoriali di
peso del Friuli Venezia Giulia, professionisti, tecnici e
maestranze qualificate. Senza una profonda conoscenza dei
territori le scelte avrebbero potuto essere molto diverse perché
due interventi importanti a pochi metri sarebbero potuti sembrare
ingiustificati: è stata la conoscenza dei flussi di traffico
testati in momenti di difficoltà ad aver portato alla scelta che
oggi inauguriamo e che tiene conto di un sistema montagna
complesso". Lo ha sottolineato il vicegovernatore con delega alla Protezione
civile Riccardo Riccardi inaugurando assieme all'assessore alle
Infrastrutture e viabilità Graziano Pizzimenti il rifacimento del
ponte sul Degano che unisce la regionale 335 alla strada che
collega le frazioni di Mieli e Tualis a Comeglians. La riapertura
segue a cinque anni di chiusura dopo che la tempesta Vaia a fine
ottobre 2018 aveva reso impraticabile il vicino ponte in
calcestruzzo che aveva ceduto e che era stato ripristinato in
urgenza da novembre a dicembre. La Protezione civile ha coperto l'importo totale dei lavori (1,8
milioni di fondi a disposizione del Commissario delegato per
l'emergenza Vaia) che riguarda entrambi i ponti, la ricostruzione
integrale di quello in acciaio e ripristino della spalla e delle
campate del ponte sulla SR 355, al km13+500, previa messa in
sicurezza del guado realizzato ed utilizzato subito dopo la
tempesta.
"Questa opera chiude direi due periodi difficili, quello della
tempesta Vaia e quello del Covid: è importante - ha aggiunto
Pizzimenti - non solo per il comune di Comeglians ma anche per la
vallata perché permette a zone che potrebbero essere considerate
isolate di ritornare centrali per il territorio". Il ponte in ferro che è stato rimosso aveva subìto dei
danneggiamenti ed in particolare in corrispondenza dei punti di
giunzione e della piattabanda inferiore del ponte. "Il passaggio
veicolare sul guado potrebbe essere interdetto a seguito di
precipitazioni eccezionali, pertanto era prioritario ed
indispensabile l'intervento in corrispondenza di questo ponte in
ferro" ha sottolineato Riccardi.
"Ricordo un 'vivace' incontro nel nostro municipio nelle ore
immediatamente successive al crollo del ponte - ha rievocato il
sindaco Stefano De Antoni -: in quell'incontro il governatore
Fedriga e il suo vice Ricacrdi fatte le opportune valutazioni e
ascoltate le nostre esigenze ci garantirono che il ponte di ferro
sarebbe stato ricostruito: grazie per aver mantenuto la promessa,
non era semplice mantenerla". Nel corso della cerimonia - presenti tra gli altri il
vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini - i
ringraziamenti sono andati in particolare al soggetto attuatore -
Fvg Strade rappresentato dal presidente e dal direttore generale
Raffaele Fantelli e Sandro Didonè - e all'impresa Cimolai, che
dopo 52 anni ha ripreso i lavori sul ponte, in subappalto alla
ditta esecutrice, la Costruzioni Cicuttin di Latisana.
"La storia del ponte si intreccia con Cimolai, una realtà
imprenditoriale famosa nel mondo. Siamo grati che ha distanza di
mezzo secolo sia stata ancora protagonista della ricostruzione:
un legame affettivo ci lega a questa impresa e al suo fondatore
Armando Cimolai che oggi ci onora della sua presenza festeggiando
assieme alla comunità", ha commentato il sindaco. La scelta progettuale ha previsto l'allargamento del ponte
garantendo una sezione viaria pari a 7,00m incrementata di 75cm
per parte per la realizzazione dei nuovi banchettoni; è stato
sostituito l'impalcato e previsto l'adeguamento delle spalle
senza andare a modificare le quote altimetriche della struttura. ARC/EP
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