Pordenone, 20 lug - Un esempio da seguire, quello rappresentato
dal percorso scelto dal Comune di Pordenone per recuperare la
pista di atletica leggera già esistente nel complesso sportivo, e
completare nel contempo gli impianti che ne fanno parte, situati
nel cuore della città, assicurando così la possibilità di
rilanciare una tradizione che ha contraddistinto Pordenone
nell'atletica leggera.
È quando ha affermato l'assessore regionale allo Sport, Tiziana Gibelli, intervenendo a Pordenone alla cerimonia inaugurale della pista di atletica a sei corsie e allo scoprimento di una targa alla memoria di Gianfranco Chessa, che fu preparatore di Alessia Trost e al quale è stato intitolato l'impianto indoor che ora completa la struttura sportiva.
Gibelli ha inoltre rilevato che, a differenza di altre realtà, in questo caso gli impianti dell'atletica leggera sono stati recuperati e completati, per concorrere a rilanciare e a valorizzare questa disciplina che ha rappresentato, e può ancora rappresentare, un elemento di arricchimento per la comunità locale e nel contempo una risorsa e una proposta attrattiva per la città.
L'impianto da oggi è intitolato a Mario Agosti, pordenonese, che fu un giavellottista di livello nazionale, mentre la gestione è stata affidata alla Fidal, la Federazione italiana atletica leggera.
Come hanno spiegato il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, e l'assessore ai lavori pubblici e allo sport, Walter De Bortoli, assieme alla nuova pista, omologata per meeting di atletica di carattere nazionale, a alla palestra con le attrezzature per la preparazione indoor, vi sono gli impianti per il salto e per il lancio del peso e del giavellotto.
Strutture che consentiranno a Pordenone di ospitare nuovamente manifestazioni sportive di alto livello. ARC/CM/ppd
© RIPRODUZIONE RISERVATA È quando ha affermato l'assessore regionale allo Sport, Tiziana Gibelli, intervenendo a Pordenone alla cerimonia inaugurale della pista di atletica a sei corsie e allo scoprimento di una targa alla memoria di Gianfranco Chessa, che fu preparatore di Alessia Trost e al quale è stato intitolato l'impianto indoor che ora completa la struttura sportiva.
Gibelli ha inoltre rilevato che, a differenza di altre realtà, in questo caso gli impianti dell'atletica leggera sono stati recuperati e completati, per concorrere a rilanciare e a valorizzare questa disciplina che ha rappresentato, e può ancora rappresentare, un elemento di arricchimento per la comunità locale e nel contempo una risorsa e una proposta attrattiva per la città.
L'impianto da oggi è intitolato a Mario Agosti, pordenonese, che fu un giavellottista di livello nazionale, mentre la gestione è stata affidata alla Fidal, la Federazione italiana atletica leggera.
Come hanno spiegato il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, e l'assessore ai lavori pubblici e allo sport, Walter De Bortoli, assieme alla nuova pista, omologata per meeting di atletica di carattere nazionale, a alla palestra con le attrezzature per la preparazione indoor, vi sono gli impianti per il salto e per il lancio del peso e del giavellotto.
Strutture che consentiranno a Pordenone di ospitare nuovamente manifestazioni sportive di alto livello. ARC/CM/ppd