Salute: Telesca, non c'è fuga fuori regione di partorienti

Mercoledì 22 Novembre 2017
Trieste, 22 nov - "Non c'è alcuna fuga di partorienti al difuori dei confini regionali se non quella legata ad aspetti fisiologici".

Lo ha assicurato oggi a Trieste l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, rispondendo in Consiglio regionale all'interrogazione del consigliere Roberto Novelli (Fi) riguardo ad alcuni aspetti di bilancio dell'Aas2.

In particolare, al consigliere che associava i dati da lui rilevati alla sospensione dei punti nascita di Latisana e Gorizia, Telesca ha replicato come invece i numeri si riferiscano alla mobilità extra aziendale e, comunque, intraregionale dell'AAS2 e riguardino l'insieme delle attività di tutto il territorio del distretto ovest.

"La differenza di tre milioni che figura dal rapporto tra fuga e attrazione - ha detto - è riferita alle diverse specialità mediche distribuite nelle varie aree aziendali, a tutto il territorio dell'Aas2 e non alla specifica zona geografica del Latisanese".

L'assessore regionale, leggendo poi i dati riferiti a questa zona del Friuli Venezia Giulia, ha evidenziato come le residenti abbiano scelto di partorire in altri punti nascita presenti in regione anche prima della sospensione di quello di Latisana.

"Successivamente all'interruzione dell'attività - ha aggiunto - le circa 200 partorienti si sono distribuite tra gli altri punti nascita regionali, in particolare a Palmanova, San Vito e Udine. Alle strutture fuori regione si sono rivolte invece solo 13 persone nel 2015 e 7 nel 2016, mentre per l'anno in corso il valore si attesta, al momento, a 7 unità". Infine, l'assessore ha ricordato che la sospensione del punto nascita di Latisana non è stata motivata da scelte economiche "bensì dalla carenza di pediatri che non permette di garantire standard di sicurezza adeguati. La mancanza di queste figure contraddistingue l'intero scenario nazionale, posto che la domanda commisurata ai punti nascita attualmente operativi in Italia è nettamente superiore all'offerta delle scuole di specialità. Su questo aspetto - ha concluso Telesca - siamo fortemente impegnati a trovare soluzioni per garantire il supporto pediatrico agli ospedali di rete". ARC/AL/fc

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