Feletto Umberto, 23 set - Un'esperienza modello dell'abitare
possibile sta per essere avviata nella piazza principale di
Feletto Umberto, a Tavagnacco, attraverso il recupero di
un'abitazione che potrà ospitare quindici persone, in condizioni
economiche particolari, anziane o diversamente abili ma
autosufficienti, grazie a un intervento della Regione, sviluppato
attraverso l'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, il
Comune di Tavagnacco e l'Ambito socio-assistenziale.
La convenzione, che segna l'ultima tappa prima del completamento dei lavori, è stata siglata nella sede municipale di Tavagnacco, dal vicegovernatore e assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, dal sindaco, Mario Pezzetta, da rappresentanti dell'Azienda sanitaria Friuli Centrale e dell'Ambito sociale Friuli centrale.
La nuova casa per persone in difficoltà, che potranno accedervi sulla base di una graduatoria stabilita dal Comune, sarà disponibile nei primi mesi del prossimo anno e - come ha rilevato Riccardi - "rappresenterà un esempio al quale altri Comuni si potranno uniformare per dare risposta al bisogno di un bene primario, qual è la casa, per persone che versano in una situazione di difficoltà o disagio".
"La convenzione - ha detto il vicegovernatore - è una tappa decisiva di un percorso avviato anni fa e che, grazie alla disponibilità di un edificio messo a disposizione dal Comune, si sta ora completando".
"Rappresenterà una modello dell'abitare possibile - ha precisato Riccardi - da poter replicare anche negli altri Comuni dell'ambito, anche perché nello stesso edificio si trovano il centro di assistenza per anziani, ma anche l'ambulatorio del medico di base. Inoltre il fabbricato - ha proseguito - è situato accanto alla chiesa della località, nella piazza principale, ovvero dove si trovano le attività e i servizi principali della frazione, i negozi dei generi primari e non solo, gli uffici municipali".
"È pertanto il simbolo - ha aggiunto il vicegovernatore - di una soluzione ideale rispetto alle aspettative delle persone anziane, diversamente abili o in difficoltà, che non si possono permettere il lusso di alloggiare in una propria casa".
Nell'edificio sono stati effettuati lavori di abbattimento delle barriere architettoniche e di adeguamento alle necessità particolari dei futuri ospiti, i quali sperimenteranno anche un'esperienza di condivisione e convivenza con gli altri assegnatari. Infatti alcuni degli alloggi dispongono di una cucina privata e altri fruiscono di una cucina in comune, ma sono tutti accomunati nei servizi che una cooperativa, appositamente costituita, presterà agli abitanti del fabbricato, per fornire loro un ulteriore servizio. ARC/CM/ma
© RIPRODUZIONE RISERVATA La convenzione, che segna l'ultima tappa prima del completamento dei lavori, è stata siglata nella sede municipale di Tavagnacco, dal vicegovernatore e assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, dal sindaco, Mario Pezzetta, da rappresentanti dell'Azienda sanitaria Friuli Centrale e dell'Ambito sociale Friuli centrale.
La nuova casa per persone in difficoltà, che potranno accedervi sulla base di una graduatoria stabilita dal Comune, sarà disponibile nei primi mesi del prossimo anno e - come ha rilevato Riccardi - "rappresenterà un esempio al quale altri Comuni si potranno uniformare per dare risposta al bisogno di un bene primario, qual è la casa, per persone che versano in una situazione di difficoltà o disagio".
"La convenzione - ha detto il vicegovernatore - è una tappa decisiva di un percorso avviato anni fa e che, grazie alla disponibilità di un edificio messo a disposizione dal Comune, si sta ora completando".
"Rappresenterà una modello dell'abitare possibile - ha precisato Riccardi - da poter replicare anche negli altri Comuni dell'ambito, anche perché nello stesso edificio si trovano il centro di assistenza per anziani, ma anche l'ambulatorio del medico di base. Inoltre il fabbricato - ha proseguito - è situato accanto alla chiesa della località, nella piazza principale, ovvero dove si trovano le attività e i servizi principali della frazione, i negozi dei generi primari e non solo, gli uffici municipali".
"È pertanto il simbolo - ha aggiunto il vicegovernatore - di una soluzione ideale rispetto alle aspettative delle persone anziane, diversamente abili o in difficoltà, che non si possono permettere il lusso di alloggiare in una propria casa".
Nell'edificio sono stati effettuati lavori di abbattimento delle barriere architettoniche e di adeguamento alle necessità particolari dei futuri ospiti, i quali sperimenteranno anche un'esperienza di condivisione e convivenza con gli altri assegnatari. Infatti alcuni degli alloggi dispongono di una cucina privata e altri fruiscono di una cucina in comune, ma sono tutti accomunati nei servizi che una cooperativa, appositamente costituita, presterà agli abitanti del fabbricato, per fornire loro un ulteriore servizio. ARC/CM/ma