Salute: Riccardi, necessarie immediate decisioni per salute cittadino

Giovedì 8 Giugno 2023
Oggi l'inaugurazione di una nuova struttura diagnostica convenzionata Gorizia, 8 giu - "La sfida che abbiamo davanti in questo periodo storico di profondo mutamento ci richiede con responsabilità di non dividere le energie, perché sono poche: dobbiamo metterle a fattore comune, tutte, per poter garantire le cure mediche a ogni persona, in particolare a quelle che non se le possono permettere". Lo ha sottolineato l'assessore regionale con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto questa mattina a Gorizia, nella sede dello Studio Biomedico, alla presentazione del nuovo servizio di diagnostica per immagini, il primo convenzionato con il Sistema sanitario regionale nel capoluogo isontino, struttura che trova spazio nello stesso poliambulatorio dove, negli ultimi otto anni, il Policlinico Triestino ha già svolto la sua attività come centro prelievi. Hanno preso parte all'evento il presidente della società, Guglielmo Danelon, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, il direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano isontina, Antonio Poggiana, e monsignor Armando Zorzin, della curia vescovile di Gorizia, che ha benedetto i nuovi spazi. "Partiamo da un'oggettiva limitata disponibilità di professionisti della salute, da una complessità altrettanto oggettiva propria della sanità pubblica in tutto il Paese e da una mutata composizione della popolazione, nei numeri e nelle età - ha spiegato Riccardi -. Ci sono regole che vanno cambiate e se non lo facciamo adesso, con coraggio, rischiamo di non riuscire più a garantire il diritto del cittadino alla cura, diritto costituzionalmente sancito". "Siamo giunti a un punto in cui vanno fatte scelte radicali, che nell'immediato possono apparire impopolari, ma che nel medio e lungo periodo garantiranno al sistema di rispondere in modo appropriato alle richieste di salute di ognuno. Dobbiamo, tutti, prenderci questa responsabilità - ha sottolineato Riccardo -. L'impianto di oggi non è più coerente con la realtà dei nostri giorni: va rifondato e subito. È un impianto che è non riuscito a stare al passo coi progressi e con la velocità decisionale cui hanno viaggiato, invece, ricerca, scienza e il sistema delle professioni, che oggi difatti mettono a disposizione soluzioni completamente diverse dal passato". ARC/PT/gg
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