Udine, 26 feb - A partire da domani, 15 posti letto dell'area
medicina Covid al quarto piano dell'ospedale San Giovanni di Dio
a Gorizia, verranno riconvertiti in letti di Neurologia Covid
free, ripristinando l'organizzazione del periodo antecedente
l'apertura della Medicina Covid. E' un segnale positivo di un
minor impatto della pandemia sulle strutture sanitarie regionali
ma è anche un servizio che torna attivo per dare risposte ai
bisogni di salute dei cittadini".
E' il commento del vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, al ripristino dei posti letto di neurologia. L'evoluzione della pandemia aveva, infatti, imposto la necessità di procedere alla riorganizzazione delle attività ospedaliere per poter garantire la presa in carico dei soggetti Covid postivi sintomatici, dedicando loro i posti letto del reparto Neurologia del presidio ospedaliero di Gorizia. Analizzati i dati e previa sanificazione degli spazi, l'area ritornerà Covid free.
"Si tratta di una decisione condivisa con i clinici e assunta dopo le opportune valutazioni sulla possibilità di riconversione" ha indicato Riccardi che non ha mancato di sottolineare con gratitudine il lavoro dei professionisti della sanità nell'affrontare l'emergenza. ARC/LP/ep
© RIPRODUZIONE RISERVATA E' il commento del vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, al ripristino dei posti letto di neurologia. L'evoluzione della pandemia aveva, infatti, imposto la necessità di procedere alla riorganizzazione delle attività ospedaliere per poter garantire la presa in carico dei soggetti Covid postivi sintomatici, dedicando loro i posti letto del reparto Neurologia del presidio ospedaliero di Gorizia. Analizzati i dati e previa sanificazione degli spazi, l'area ritornerà Covid free.
"Si tratta di una decisione condivisa con i clinici e assunta dopo le opportune valutazioni sulla possibilità di riconversione" ha indicato Riccardi che non ha mancato di sottolineare con gratitudine il lavoro dei professionisti della sanità nell'affrontare l'emergenza. ARC/LP/ep