Rigenerazione urbana: Fedriga, sinergia istituzioni interventi Ud-Pn

Lunedì 6 Dicembre 2021
Udine, 6 dic - "I due interventi di rigenerazione urbana promossi dalla Fondazione Friuli rispondono all'esigenza di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio esistente, pilastro dei programmi pubblici nazionali e regionali perché anche se più onerosa risponde a criteri di salvaguarda del territorio: oltre che beni di pubblica utilità per i cittadini di Udine e Pordenone i due progetti saranno importanti anche per aumentare l'attrattività turistica nelle nostre città". Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in occasione della presentazione nel palazzo Masieri a Udine di due importanti interventi di rigenerazione urbana che Fondazione Friuli sta sostenendo nei centri storici in occasione del trentesimo anniversario di fondazione. Il governatore ha ringraziato la Fondazione oltre che per i due grossi interventi anche per la quotidiana attività nel sostenere le piccole realtà di volontariato e per il focus che la Fondazione da sempre ha per gli investimenti in formazione, in piena sinergia con tutte le istituzioni. "Puntare sulla formazione è un obiettivo strategico e la Regione - ha affermato Fedriga - con Fondazione Friuli e l'Ateneo di Udine ha da sempre condiviso l'importanza centrale che la formazione ha per lo sviluppo non solo sociale ma anche economico del Friuli Venezia Giulia. Ormai le grandi multinazionali scelgono dove investire guardando a territori dove la possibilità di reperire personale qualificato è alta. Noi dobbiamo essere competitivi garantendo alte capacità formative ai nostri ragazzi. La scuola e l'università non possono essere visti solo come strumenti sociali ma devono essere intesi anche come opportunità di crescita economica". Moderati dal direttore di Messaggero Veneto e Il Piccolo Omar Monestier, sono intervenuti il presidente della Fondazione Giuseppe Morandini, il rettore dell'Università di Udine Roberto Pinton, i sindaci di Udine e Pordenone Pietro Fontanini e Alessandro Ciriani, la project manager Paola Veronese. Morandini ha ricordato che in trent'anni l'ente ha sostenuto 13.503 interventi sociali, culturali e formativi per un totale di erogazioni pari a 177.818.000 di euro. Il patrimonio investito è passato dagli iniziali 136 milioni di euro agli attuali 359 milioni. Il progetto di Pordenone, la cui fine lavori è prevista entro il 2022, si inserisce negli interventi già realizzati nel centro storico a cui la Fondazione ha contribuito negli ultimi 20 anni e rappresenta l'ideale prosecuzione del progetto "Facciate del Corso". A Udine l'intervento riguarda, invece, la porzione dell'ex sede di Banca d'Italia denominata il 'Palazzetto' in via Gemona e dopo 400 anni l'edificio sarà aperto alla cittadinanza e restituito alla fruizione pubblica. Il recupero, che prevede un investimento di 6 milioni di euro e sarà portato a termine nel 2023, interesserà i 3.500 metri quadrati dell'edificio distribuiti su quattro livelli, dove saranno ricavati spazi espositivi e per convegni, l'archivio (500 opere d'arte e un patrimonio prestigioso di libri antichi), locali a disposizione dell'ateneo friulano e gli uffici della Fondazione Friuli. Inoltre, sarà aperto un passaggio di collegamento pedonale tra piazza Primo Maggio e Borgo Gemona attraverso i giardini di palazzo Antonini-Maseri, recentemente oggetto di un accordo sempre tra Università, Comune e Fondazione Friuli per il loro recupero nell'impianto originale. ARC/EP/gg
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