Enti locali: Roberti, nel 2019 ampio confronto con territorio

Lunedì 17 Dicembre 2018
A gennaio prime verifiche anche con Comunità Friuli Collinare

Trieste, 17 dic - "Il primo obiettivo della Regione è far sì che i Comuni possano erogare ai cittadini i servizi a loro necessari, superando le criticità registrate negli scorsi anni. Domani in Consiglio regionale si aprirà il dibattito su un primo riassetto degli enti locali che restituirà operatività alle amministrazioni territoriali e porrà le basi per la riforma strutturale, la quale porterà al superamento delle Uti. In questo quadro, dall'inizio del prossimo anno prenderà il via un ampio confronto con il territorio, nel quale troverà spazio anche il ragionamento sul futuro delle realtà che, prima della forzata costituzione delle Uti, erano sorte per dare supporto alle amministrazioni cittadine".

È questo il concetto espresso dall'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, durante l'incontro con i presidenti dell'assemblea e del consiglio di amministrazione del Consorzio Comunità Collinare del Friuli, Marco Chiapolino (sindaco di Forgaria nel Friuli) e Mirco Daffara.

La riunione, svoltasi a Trieste nella sede della Regione, ha permesso di evidenziare come, per oltre 50 anni, fino alla nascita delle Uti, la Comunità abbia svolto con successo il ruolo di soggetto erogatore di servizi per conto dei Comuni aderenti, ovvero Buja, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Majano, Moruzzo, Osoppo, Ragogna, Rive D'Arcano, San Daniele del Friuli, San Vito di Fagagna e Treppo Grande.

I rappresentanti del Consorzio hanno illustrato a Roberti un documento approvato all'unanimità dall'assemblea consortile che propone il rafforzamento dell'organismo, con l'ingresso anche del Comune di Pagnacco, e l'ampliamento dei servizi svolti in forma associata.

L'assessore, riconoscendo l'operato della Comunità, ha spiegato che "si tratta di un tema complesso, perché l'esperienza realizzata nel Friuli Collinare è sicuramente quella più consolidata del Friuli Venezia Giulia, ma allo stesso tempo il Consorzio non è un ente locale. Ci troviamo quindi a dover analizzare la situazione nel dettaglio e avviare un ragionamento in merito per identificare le soluzioni migliori che rispettino la volontà dei Comuni e non impongano scelte calate dall'alto, come avvenuto in passato. A gennaio avremo dunque un primo incontro nella sede del Consorzio, che sarà l'occasione ideale per avviare un confronto franco con tutte le realtà aderenti a questo organismo". ARC/MA/fc

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