Enti locali: la Regione respinge le polemiche su concertazione

Mercoledì 10 Agosto 2022


Pordenone, 10 ago - L'assessore regionale alle Autonomie locali è intervenuto all'assemblea del Consiglio delle autonomie locali convocata dopo alcune polemiche sollevate (anche sulla stampa) da alcuni sindaci del centrosinistra in merito alla assegnazione delle risorse della concertazione con i Comuni decise con la legge di assestamento di Bilancio. Gli stessi primi cittadini, che ritengono di essere stati penalizzati, il giorno precedente avevano chiesto anche la convocazione del direttivo dell'Anci regionale per manifestare il proprio malcontento.

Se c'è chi pensa che alcuni Comuni, ha sottolineato l'assessore rispondendo agli attacchi dell'opposizione dei giorni precedenti, siano stati penalizzati in qualche modo dalla concertazione a causa della loro appartenenza politica basta semplicemente guardare l'elenco dei Comuni finanziati per capire che non è assolutamente così e non lo è mai stato.

Il metodo della concertazione, ha ricordato l'assessore, non è un'invenzione di questa amministrazione, esisteva già prima, solo che le risorse venivano date, per esempio con le Uti, senza alcun criterio se non quello della punizione nei confronti di chi non aderiva al disegno regionale. Se c'è una differenza, è stato rilevato dal responsabile delle Autonomie locali, rispetto ad altre concertazioni e ad altre amministrazioni regionali che hanno finanziato gli enti locali in modo simile è che questa Giunta sta mettendo molte più risorse per rispondere alle progettualità dei Comuni.

Per questo - ha aggiunto l'esponente della Giunta regionale con delega agli Enti locali - da parte della Regione è stata fatta una scelta precisa, cioè quella di finanziare le amministrazioni locali per gli investimenti. Cosa avvenuta quest'anno con 140 milioni di euro (37 dei quali recuperati in sede di assestamento con fondi derivanti dall'avanzo di bilancio 2021), ma con rilevanti risorse anche nei due anni precedenti. In merito alle polemiche sollevate da alcuni Comuni del centrosinistra l'assessore ha precisato che la legge sulla concertazione era stata illustrata al Cal a suo tempo senza osservazioni particolari. L'effetto di tale norma, ha ribadito il componente della Giunta, non andrebbe discusso nella sede istituzionale delle Autonomie locali.

L'assessore ha poi espresso la preoccupazione - sollevata anche da diversi sindaci nel corso della riunione - che la sede istituzionale del Cal, così come l'Anci regionale, possano essere utilizzati da una parte politica per fare campagna elettorale: si perderebbe - è il timore manifestato dallo stesso assessore - quel ruolo di mediazione e di confronto utilissimo tra l'Amministrazione regionale e il sistema delle autonomie locali che è tipico di queste istituzioni.

Dato che i temi sul tavolo sono parecchi - è stato infine l'auspicio dall'assessore, colto anche dalla stessa presidente del Cal - sarebbe un peccato perdere l'occasione di portare avanti i molti progetti che servono al sistema delle autonomie locali in modo costruttivo preferendo la strada delle contrapposizioni ideologiche emerse invece in questa occasione. ARC/LIS/ma

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