Trieste, 15 gen - "La firma di questo importante protocollo
dimostra come lo Stato, in questa occasione rappresentato dalla
Capitaneria di Porto, e un ente territoriale come la Regione
siano capaci di fare buona amministrazione in un'ottica di
sviluppo dell'intero Friuli Venezia Giulia". Lo ha affermato oggi l'assessore al Demanio, Sebastiano Callari,
nell'ambito della firma in Capitaneria di Porto di un nuovo
protocollo fra la Regione e la Direzione marittima di Trieste del
ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Oggetto del documento - siglato oggi dall'assessore Callari e dal
contrammiraglio Vincenzo Vitale, direttore marittimo del Friuli
Venezia Giulia - l'esercizio delle funzioni amministrative e
gestionali da parte della Regione di alcuni beni del demanio
marittimo statale individuati dal decreto della Presidenza del
Consiglio dei ministri del 2009 e riguardanti, in particolare, la
zona di Monfalcone.
"Sulla base di questo protocollo sarà possibile liberalizzare e
sdemanializzare un'area portuale lungo il Canale Valentinis sulla
quale - ha spiegato Callari - il Comune di Monfalcone e il
Consorzio di sviluppo economico del Monfalconese intendono
promuovere l'insediamento di attività strategiche per la crescita
del territorio".
"La riqualificazione generale di questa zona della città dei
Cantieri, che prevede anche il miglioramento della viabilità,
finirà per aumentare le potenzialità di Monfalcone, un'area - ha
aggiunto l'assessore - cresciuta moltissimo negli ultimi anni da
un punto di vista industriale e portuale".
"Anche questo protocollo rientra in una nuova visione della
portualità portata avanti dalla nostra amministrazione - ha
sottolineato Callari -. Dato che Monfalcone e Trieste fanno parte
dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale,
la nostra speranza è che queste realtà diventino sempre più
strategiche per lo sviluppo sia del Friuli Venezia Giulia che per
il Sistema Italia che qui potrà contare su una straordinaria
piattaforma logistica".
"Stiamo lavorando anche per la valorizzazione di una parte
abbandonata del Porto Vecchio di Trieste. Un'operazione di
recupero di grande respiro che - ha affermato in conclusione -
risulterà importante anche per la Capitaneria di Porto, che si
trova proprio all'accesso dell'ex scalo portuale". ARC/RT/pph
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".