Covid: Riccardi, su Rsa Sacile rispettiamo competenza professionisti

Sabato 26 Settembre 2020
Covid: Riccardi, su Rsa Sacile rispettiamo competenza professionisti
Presentato il Piano pandemico dell'Asfo Pordenone, 26 set - "Se i direttori dei dipartimenti di prevenzione e assistenza primaria dicono che c'è un rischio per la sicurezza dei nostri anziani e propongono la soluzione per evitarlo garantendo le prestazioni sanitarie a tutti, il mio compito è consentire loro di poter lavorare. Quindi, in merito alla decisione di ospitare pazienti Covid nella Rsa di Sacile, mi assumo la responsabilità politica di questa scelta, in quanto si tratta della soluzione individuata dai professionisti competenti come la più efficace per salvare la vita delle persone".

Lo ha detto oggi a Pordenone il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso della presentazione del Piano aziendale di risposta all'emergenza infettiva Covid-19 dell'Azienda sanitaria Friuli occidentale (Asfo).

Nell'occasione Riccardi ha ribadito il modello di un sistema sanitario regionale interconnesso da un punto di vista organizzativo, in grado di distribuire la domanda di ospedalizzazione conseguente alla pandemia. Inoltre un obiettivo importante è quello della cura e dell'assistenza territoriale, strategicamente determinante per non intasare le strutture e i reparti ospedalieri. A tal riguardo il vicegovernatore ha rimarcato come le Unità speciali di continuità aziendale (Usca) non debbano essere legate all'emergenza, ma diventare una risposta strutturale del sistema.

Il vicegovernatore ha poi spiegato la relatività dell'indice di contagio Rt, in quanto fornisce una rappresentazione che si paragona al primo precedente. "Gli indicatori da monitorare - ha sottolineato Riccardi - sono quelli legati alla domanda sanitaria, ovvero il numero di ricoveri nelle terapie intensive e negli altri reparti".

Nel Piano pandemico dell'Asfo, tra gli altri punti, è prevista l'attivazione di un'area di terapia sub intensiva nel reparto di pneumologia dell'Ospedale di Pordenone, in caso di saturazione delle strutture di Trieste e Udine. Inoltre verrà attivata, in aggiunta a quella centrale, una task force ad hoc per le case di riposo. Per quel che riguarda l'area diagnostica l'obiettivo prefissato è quello dei 1.200 tamponi al giorno, con l'allargamento operativo dei test alle strutture di San Vito al Tagliamento e Spilimbergo. Sul fronte delle Usca si punta a passare da una Unità a cinque. Infine, sul piano statistico, è stato messa in evidenza la bassa incidenza di positivi tra gli operatori sanitari dell'Asfo: l'1,9 per cento, che è un dato inferiore a quello registrato tra la popolazione dell'area di competenza territoriale dell'Azienda. ARC/GG/ep

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