Agricoltura: Zannier, più aggregazione e specializzazione

Martedì 6 Giugno 2023
Presentato rapporto Ersa 2022 su dati congiunturali settore agricolo Fvg Udine, 6 giu - "Siccità ed effetti del conflitto russo-ucraino che ha innescato un consistente rialzo dei prezzi con ricadute importanti sui costi di produzione, hanno messo alla prova, nel 2022, il comparto agricolo regionale. Ma le imprese hanno avuto la capacità di farvi fronte attraverso variazioni anche colturali, una diversificazione dell'offerta per accrescere la competitività e una ristrutturazione del sistema creando le condizioni per una gestione su più ampia scala delle produzioni. Il comparto ha messo in atto delle azioni di adattamento che potrebbero diventare strutturali come l'incremento delle forme di collaborazione per migliorare l'efficienza delle aziende e la gestione del prodotto". Lo ha detto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, in occasione dell'odierna presentazione del 'Rapporto 2022 sulla congiuntura del settore agricolo in Friuli Venezia Giulia' con approfondimento sulla soia e le altre colture oleaginose in regione curato dal servizio di Statistica agraria e coordinamento delle attività nel settore dello sviluppo rurale di Ersa Fvg. "Se pur dall'analisi del 2022 non emergano dati di tendenza a causa delle variabili che hanno sconvolto l'ordinarietà, conseguenze della guerra e della siccità - ha indicato Zannier -, un elemento da tenere in considerazioni, al netto delle variazioni economiche e di mercato, è l'evoluzione del sistema verso una sempre maggiore richiesta di aggregazione e specializzazione degli imprenditori accanto ad un altro punto focale ovvero il nodo della gestione della risorsa idrica". Una linea tendenziale sulle preoccupazioni del comparto agricolo riguarda infatti la disponibilità d'acqua e la situazione climatica sempre più estrema. Su questo fronte Zannier ha chiarito come "per ampliare la garanzia dell'approvvigionamento idrico agli agricoltori sarà necessario ridurre i consumi d'acqua". Sul punto l'esponente della Giunta Fedriga ha ribadito la necessità di un cambio culturale supportato da un'informazione che dia conto delle soluzioni dal punto di vista tecnico per efficientare il sistema ma anche finanziario per consentire alle imprese di adattare le gestioni colturali. Secondo il rapporto si prospettano previsioni positive per la prossima campagna agraria, grazie alla diminuzione del costo dei concimi e alle abbondanti piogge primaverili, ma la forte incertezza dei mercati e la situazione relativa alla disponibilità di una rete idrica adeguata sul territorio regionale rende difficili previsioni a medio-lungo termine. Fra i dati emersi, la diminuzione del numero delle imprese agricole (-0,9%) e ittiche (-1,7%) rispetto al 2021 e l'aumento delle aziende forestali (+1,6%) e alimentari (+1,2%). Continua la crescita delle imprese di tipo societario (+2,9% per quelle di tipo capitale e +2,4% per le società di persone) e delle occupazioni femminili dipendenti (+28,1%), mentre per il genere maschile risulta un aumento dell'occupazione indipendente (+10,7%). Le imprese giovanili (under 35) costituiscono il 6,4% delle imprese agroalimentari regionali e segnano un aumento del +3,6%. Per quanto riguarda l'import-export, nel 2022 è stata registrata un'impennata del valore dei prodotti agroalimentari scambiati in entrambe le direzioni con i Paesi esteri. Per effetto del consistente aumento dei prezzi all'origine, il valore delle produzioni agricole regionali è stato stimato superare 1,3 miliardi di euro, in aumento del +19,7% rispetto al 2021. Il 32% del valore complessivo è attribuibile alle coltivazioni legnose, in particolare al settore vitivinicolo che, grazie all'aumento delle produzioni, oltre che dei prezzi, si stima aver superato i 334 milioni di euro (+31,7%). Anche l'olio d'oliva si stima essere aumentato in valore (+59,6%) per effetto dell'aumento delle produzioni, oltre che delle quotazioni, mentre le colture frutticole sono rimaste stabili (-0,7%). Il settore degli allevamenti zootecnici è stato stimato valere quasi 398 milioni di euro, in aumento del +14,7% rispetto al 2021. Nonostante la siccità, per effetto dell'aumento dei prezzi, è stato valutato che i comparti produttivi dei cereali (172,3 milioni di euro, +18,7%) e delle colture industriali (115,4 milioni di euro, +54,6%) hanno contribuito al 21,6% del valore complessivo generato dal comparto agricolo. Durante l'incontro sono stati analizzati anche criticità e punti di forza del comparto delle colture oleaginose regionali dando evidenza di come il 2022 sia stato un anno record per le semine di soia: oltre un terzo della superficie agricola utilizzata (Sau) del Friuli Venezia Giulia è stata destinata alle colture oleaginose, in particolare, alla coltivazione della soia, che ha rappresentato da sola il 33% delle colture regionali nella campagna 2022. ARC/LP/gg
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