BRUXELLES - Gli impegni presi dalla Cina nell'accordo 'Fase Uno' con gli Usa "vietano ai futuri accordi commerciali di usare le Indicazioni geografiche (Dop e Igp, ndr) per minare l'accesso al mercato per le esportazioni statunitensi di prodotti alimentati con nomi comuni", come "l'Unione europea ha cercato di fare". E' quanto si legge in un comunicato del Consortium for common food names (Ccfn), l'organizzazione dell'industria alimentare americana che si batte in tutto il mondo contro la tutela di denominazioni come Parmesan e Feta. Il Ccfn plaude all'accordo che "impedisce all'Unione Europea di usare" Dop e Igp "come armi per limitare le esportazioni statunitensi verso mercati come la Cina nei negoziati commerciali bilaterali e regionali".
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