BRUXELLES - "La Uefa è andata oltre al suo presunto ruolo di regolatore e si è affermata come operatore monopolistico delle competizioni calcistiche transfrontaliere per club".
"Non esiste altro mercato nell'Unione europea in cui un regolatore possa anche ricoprire il ruolo di operatore unico dominante", proseguono i due che sottolineano come i conflitti di interesse dell'attuale situazione della Uefa siano "tanto evidenti quanto la sua l'incompatibilità con il diritto comunitario alla concorrenza". Anche il fatto che, a causa della sede legale in Svizzera, la Uefa sia soggetta al diritto svizzero dimostra secondo i due che essa "non può garantire di agire a vantaggio dell'Unione e dei suoi cittadini", spiegano.
"Crediamo fermamente che la Superlega europea sia pienamente allineata ai valori presenti nella relazione che andrà al voto", concludono Laghrari e Hahn che sottolineano la loro disponibilità a "lavorare con il Parlamento europeo e altre istituzioni dell'Ue per sviluppare un forte campionato di calcio europeo basato sulla solidarietà e sul merito sportivo e che rispetti i benefici economici del calcio per i club, i tifosi e i cittadini dell'Ue e che garantisca una concorrenza leale".