BRUXELLES - "Flessibilità all'interno dei programmi di sviluppo rurale" per aiutare le aree rurali a superare la crisi da coronavirus. E' una delle misure che la Commissione europea sta preparando, secondo quanto twittato dal commissario Ue Janusz Wojciechoski. Nel nuovo pacchetto, dichiara Wojciechowski, c'è anche la possibilità di una nuova proroga del termine di scadenza per la presentazione delle domande per gli aiuti diretti (già posticipato in via straordinaria dal 15 maggio al 15 giugno), semplificazione dei controlli e possibilità per i paesi di anticipare gli aiuti diretti.
Secondo dati della Commissione europea, il 93% dei 100 miliardi del fondo europeo per lo sviluppo rurale 2014-20 sono già impegnati (83% a livello dei beneficiari), i restanti 7 miliardi possono essere usati per nuove misure. Per l'Italia i fondi Ue non impegnati dovrebbero attestarsi tra 1 e 1,5 miliardi, cui vanno aggiunti i contributi nazionali e regionali.
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