Alpini in marcia per 112 km verso l'adunata: «Anche la fatica è un valore»

Giovedì 4 Maggio 2023
IN MARCIA Gli alpini trevigiani impegnati a raggiungere Udine per l'Adunata nazionale

PREGANZIOL - Cammineranno 112 chilometri i 10 alpini del Gruppo di Preganziol diretti a Udine per la 94. Adunata nazionale delle Penne Nere, che si terrà dall’11 al 14 maggio. Un’impresa non nuova per il Gruppo di Preganziol, che segue la scia di diverse precedenti iniziative: già nel 2018, in occasione dell’adunata di Trento, avevano percorso ben 136 chilometri. «Quando c’è la possibilità di farlo, cerchiamo di partecipare alle adunate arrivando a piedi -spiega Valter Aiolo, il Capogruppo degli Alpini di Preganziol- è un modo diverso per approcciare la manifestazione, esaltando anche il valore della fatica.

Inoltre, ci permette di coltivare la fratellanza e la solidarietà con i Gruppi Alpini che ci ospitano lungo il tragitto».

LA PARTENZA

 La partenza è fissata per domenica alle 9 dopo una piccola cerimonia davanti al monumento ai caduti in via Roma a Preganziol. Durante il cammino, che prevede tappe a San Biagio di Callalta, Motta di Livenza, Villotta, Casarsa della Delizia, Codroipo e Basiliano, si incontreranno con i Gruppi Alpini locali, con i quali organizzeranno alcune cerimonie commemorative e alzabandiera anche con i ragazzi delle scuole. L’arrivo è previsto per venerdì 12 maggio a Feletto Umberto, in provincia di Udine. Qui i 10 camminatori aspetteranno il resto del Gruppo degli Alpini di Preganziol. Insieme si esibiranno poi in due concerti che si terranno la sera del venerdì e del sabato a margine degli eventi dell’Adunata nazionale.

IL CORO

L’impresa, oltre a mettere in risalto valori e qualità di cui gli Alpini sono portavoce, ha un significato profondo che lega la città friulana al coro del Gruppo di Preganziol: questo si è infatti costituito durante le attività di volontariato a cui presero parte le Penne Nere dopo il terremoto che nel 1976 colpì il Friuli e i territori circostanti. «Il Friuli è molto importante per noi e per il nostro coro -commenta Valter Aiolo- Proprio dall’esperienza di alcuni soci durante l’attività di volontariato post terremoto, è nato il seme per la nascita del nostro complesso canoro che ha ormai raggiunto quasi 50 anni di attività». Gli interventi di concreta solidarietà e partecipazione alla ricostruzione della regione colpita erano allietati dai canti tradizionali, molto sentiti in Friuli. «I canti popolari e della tradizione stanno veramente a cuore ai friulani -spiega Valter Aiolo- e con loro c’è sempre stato, anche in virtù di questo, un legame particolare. Non a caso una delle prime esibizioni del coro di Preganziol fu Stellutis Alpini, celebre brano corale di quella terra». I 10 alpini, la cui età media è settant’anni, sfideranno la fatica e il caldo dei primi giorni di maggio per un’ulteriore nobile motivazione. A seguirli ci sarà comunque un mezzo di supporto per il trasporto del vitto e le emergenze.

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 14:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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