Adunata Alpini 2023. Striscione antiviolenza, il Comune è con gli alpini

Giovedì 11 Maggio 2023 di Camilla De Mori
La città si è preparata all'arrivo degli alpini

UDINE - Uno striscione anti-violenza appeso fuori dalla Loggia del Lionello, che pur avendo una sua genesi autonoma, sicuramente contribuirà a spazzare via le polemiche che nei giorni scorsi hanno accompagnato i messaggi comparsi sui social e nelle chat pre-Adunata, che contenevano l’invito a evitare presunte «provocazioni» di stampo femminista.

Dopo quei post, si era scatenata una bufera in città, con Andreina Baruffini Gardini (Senonoraquando? Udine) che aveva lanciato l’idea di sentinelle anti-molestie armate di telefonini per immortalare ipotetici malintenzionati annidati fra le fila degli alpini. Ora, seppur senza alcun legame dichiarato con le polemiche dei giorni scorsi (in cui né il Comune né tantomeno l’Ana sono voluti entrare) e con una gestazione del tutto autonoma rispetto a quegli episodi, arriva lo striscione che nell’immaginario collettivo sembrerà di stampo “pacificatore”. La scritta “Zero Tolerance e gli Alpini contro la violenza di genere” campeggerà fuori dalla Loggia del Lionello da oggi pomeriggio.


I PROMOTORI
Come chiarisce il presidente della sezione Ana di Udine Dante Soravito de Franceschi, «questo striscione fa parte di un progetto di sensibilizzazione che a noi Alpini sta molto a cuore. Ci teniamo a sottolineare che l’Ana è apertamente schierata contro la violenza di genere. Siamo anche sicuri che il popolo friulano dimostrerà la sua sensibilità anche in occasione di questa Adunata». Zero Tolerance, il cui nome è appaiato a quello dell’associazione alpina, è un servizio del Comune che garantisce alle donne vittime di violenza uno spazio con operatrici qualificate che offrono ascolto e sostegno concreto e sono in grado di garantire una via di uscita. Si dice lieta di sostenere l’iniziativa proposta dagli alpini l’assessora alle Pari opportunità Arianna Facchini, che ringrazia l’Ana «per l’impegno affinché l’Adunata sia una festa sicura per tutti e tutte». Non si nasconde, Facchini, che durante «eventi straordinari come questo, dove in pochissimi giorni si concentrano circa 500mila persone, il rischio che statisticamente qualcosa possa accedere aumenta. C’è tanto lavoro da fare sull’educazione e la sensibilizzazione dei cittadini sul tema del consenso». Per l’assessora alla Sicurezza partecipata Rosi Toffano «l’adunata di Udine è l’occasione per ribadire come gli alpini e l’amministrazione comunale di Udine siano in sintonia su ogni iniziativa diretta a contrastare la violenza di genere». E lo striscione ne è «testimonianza» concreta. Ma cosa ne pensa Toffano delle polemiche seguite ai messaggi comparsi in chat sulle presunte «provocazioni» femministe e sulla proposta di sentinelle armate di smartphone? «Penso che bisogna sicuramente dialogare e non bisogna andare allo scontro. Chiaramente messaggi che invitano a non cedere a presunte provocazioni sono inaccettabili: non può essere che nel 2023 si possa ancora pensare in questo modo maschilista. Dall’altro lato, credo che le donne debbano potersi andare in tutti gli ambienti in tutte le ore del giorno, vestite come vogliono senza aver paura che accada loro qualcosa. Deve cessare la mentalità maschilista, ma d’altra parte penso che gli alpini abbiano dei valori indiscutibili». Anche Baruffini Gardini condivide con Snoq l’iniziativa di Ana e Zero Tolerance.


DONNE CONTRO
Nel frattempo, però, in altri circuiti sta girando il tam tam per “I tre giorni della Dilda”, acronimo dalla chiara e voluta assonanza che si scioglie come “Distruggi infuriati liberati e debella gli alpini”. Uno spazio autogestito nell’area intorno alla stazione nel weekend dell’Adunata sarà utilizzato come «avamposto di resistenza, di critica antimilitarista, uno spazio sicuro di decompressione, luogo di sorellanza, per instaurare la complicità e condividere pratiche di autodifesa, ma anche per la socialità che comunque non vediamo altrimenti possibile in città in questo fine settimana», come si legge in un volantino. In questi giorni le promotrici hanno lanciato l’invito agli uomini «di rispettare la nostra necessità di un momento non misto» e farsi da parte.

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