Martina Socrate, la star di TikTok si racconta in un libro

Mercoledì 26 Maggio 2021
Martina Socrate, la star di TikTok si racconta in un libro

Martina Socrate, un talento Made in Italy della generazione digitale. Su TikTok sono oltre 1,2 milioni i follower che ogni giorno seguono le sue creazioni social. Ed è proprio qui che Martina a soli 22 anni ha già costruito il suo successo. La sua specialità è il Lip Sync, una parola che a molti non dirà nulla, ma che rappresenta ormai una tendenza irrinunciabile della piattaforma musicale cinese. In cosa consiste? La perfetta sincronizzazione tra movimenti delle labbra e suono. Ora la giovane creator ha scelto di parlare ai propri fan anche attraverso un altro "canale", la scrittura. Dal 25 maggio è fuori il suo nuovo libro "Andava tutto troppo bene", tra le cui pagine, che ora saranno molte e non più una sola, si racconta tra passato, presente e futuro.

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Ciao Martina, qual è il tuo segreto per creare un contenuto di successo?

«Il mio segreto per creare un ottimo contenuto è la precisione, insieme alla costanza.

Sono infatti molto precisa e puntigliosa quando creo un video e questa mia caratteristica viene molto apprezzata dal pubblico che mi segue!»

Dato la veloce evoluzione delle piattaforme social, cosa ti aspetti dal tuo futuro come creator? Come prevedi si evolverà il tuo successo?

«Non so cosa aspettarmi dal mio futuro da creator, non ho un sogno preciso in mente. Questo mondo mi offre tante strade diverse e non me la sento ancora di sceglierne una... Per il momento preferisco esplorare ancora per un po’ questo mondo, poi si vedrà!»

Ti capita mai di ricevere critiche o commenti negativi? 

«Ripeto spesso che mi sento molto fortunata ad avere una community meravigliosa che mi sostiene sempre e che è estremamente educata! Mi capita infatti raramente di imbattermi in commenti cattivi, o negativi. Quando capita e c’è da confrontarsi civilmente lo faccio sempre con molto piacere e lo vedo come una possibilità di imparare qualcosa per entrambi».

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La social comedy al femminile è diversa da quella al maschile?

«Non vedo una grande differenza tra la social comedy al maschile e quella al femminile. Credo che entrambi abbiano un obiettivo comune che è quello di far divertire, con comicità e con ironia, affrontando qualsiasi tema di petto».

Ci sono dei taboo nella comicità al femminile?

«Non credo che oggigiorno ci siano ancora dei grandi taboo nella comicità al femminile. Anzi, credo che alcune volte ci capita di affrontare appositamente un argomento definito “taboo” per smontarlo e non renderlo più tale».

Hai avuto modo in passato di conoscere personalità del mondo dello spettacolo: come si approcciano i vip a creator emergenti e di successo come te?

«Ho avuto modo di incontrare personalità del mondo dello spettacolo e ho notato che si si approcciano molto volentieri al mondo del web. Cercano sempre di imparare il più possibile da noi creators e ci chiedono spesso anche dei consigli».

Tra le pagine del tuo libro dici di aver provato a racchiudere in un unico dialogo la te bambina e la te un giorno anziana. Ecco, quali consigli daresti alla Martina di 8 anni se potessi incontrarla?

«La prima cosa che le direi è che la scuola non la definisce. Ho avuto delle brutte esperienze scolastiche sia alle elementari che alle medie, che mi hanno fatto un po’ dubitare di me, poi così piccina. Ecco, se potessi le direi di non dubitare nemmeno per un attimo e che un giorno capirà. Come seconda cosa, le direi di godersi il suo giardino, perché di lì a poco mi sarei trasferita in città. Terza e ultima cosa, le direi che scoprirà presto quanto è bello e a tratti doloroso crescere, le direi di godersi ogni attimo e di non guardarsi mai indietro, perché è grande».

Articolo realizzato con la collaborazione di Valentina Panetta

Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA