Covid, è bricolage mania: dai mobili vintage agli abiti delle nonne impazzano i tutorial "fai da te"

Giovedì 5 Novembre 2020 di Gustavo Marco Cipolla
credits_Simona Pastore Official Instagram

Mobili d'antan che, ridipinti e accessoriati, ritornano in vita e si trasformano in animali fantastici da trovare a casa.

Rotoli della carta igienica, di cui si fa scorta per evitare il sovraffollamento nei supermercati e gli assembramenti, che diventano piccole opere d'arte, fra origami e maestria artigiana last minute, tramutandosi in pipistrelli decorativi per la festa di Halloween. Senza finire nell'immondizia differenziata.

Coronavirus, dopo il lockdown in casa vola il fai da te. «Scrivanie con materiali da recupero per postazioni di lavoro smart»

Pareti ristrutturate, restaurate con carta da parati colorata - dimenticata in un angolo e mai utilizzata - o rivestite con scampoli di tessuti avanzati presi dalla sartoria al piano di sotto del condominio. Barattoli da cucina che, ripuliti, risorgono e per magia cambiano in vasi per piante e fiori, così come i tappi di sughero. Cassettiere della nonna che ingombravano la cantina danno nuova luce al living room con un tocco di design contemporaneo. Abiti della zia o della mamma in disuso, impolverati in un armadio, non sono più scheletri da dimenticare ma si rianimano grazie ad ago e filo. Originali must have, tra gonne rétro, cardigan e pantaloni a zampa, da sfoggiare abbinati a sneakers e stivaletti all’ultimo grido.

 

Boom del bricolage, la tendenza

Se il boom del bricolage è esploso in quarantena, per poi intensificarsi durante le vacanze estive rigorosamente italiane, al tempo dello smart working e del coprifuoco, la passione del "fai da te" continua. Non solo in giardino e ai fornelli. Già, perché mentre "è giunta mezzanotte, si spengono i rumori, si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè", il trend è ormai tutto made in Italy. E se i milanesi ammazzano il sabato, ad uccidere l'insonnia ci pensano il Centro-Sud e le Isole con trapani, chiodi, martelli, forbici e pennarelli (non per colorare le regioni, sia chiaro). E creano capolavori home made pensando in anticipo al Natale. Una tendenza che prende piede nelle pause pranzo, un passatempo per chi alterna il divano di casa- con le video-call in pigiama- alla cravatta da ufficio abbellita dall'ormai irrinunciabile mascherina cool.

 

I tutorial sul web

In rete impazzano i tutorial su YouTube, c'è chi organizza webinar da seguire comodamente dal salotto, le Instagram stories fanno da passepartout per sapere come farlo, e bene, con le proprie mani. Secondo uno studio pubblicato da Mondo Pratico, addirittura le spese per il bricolage sono balzate a livelli che superano il periodo pre-coronavirus a partire dall'ultima settimana di agosto. La crescita percentuale delle vendite, ad esempio, ha registrato un aumento del +2% a.C. (ante Covid). È quanto emerge da Stocard, un'app che digitalizza tutte le carte fedeltà sullo smartphone e vanta un Osservatorio che ha condotto una ricerca di mercato sugli oltre 8,5 milioni di utenti dell'applicazione: l'analisi rivela che il settore "oggettistica per la casa" ha avuto un aumento del +9%, a differenza di quelli della pulizia domestica e prodotti pet-friendly o destinati agli amici a quattro zampe. Inoltre, un'indagine della società olandese USP Marketing Consultancy conferma che il bisogno e la voglia di "DIY" (Do it by yourself) non si è arrestata dopo il lockdown e continuerà a crescere nei prossimi mesi, considerando il recente Dpcm. Il campione di 11 Paesi europei vede in testa Austria e Belgio, seguiti nelle posizioni successive dallo Stivale.

IL PARERE DELL’ESPERTA

Accanto ai workshop online, si aprono le porte, nonostante la disoccupazione imperante, delle posizioni lavorative rivolte all'assistenza clienti o, per chi ha tanti follower sui social, quella di  testimonial del bello e ben fatto da sé. Lo sa bene l'esperta Simona Pastore, digital influencer, vintage lover e DIY boss- come ama definirsi-che dello slow living ha fatto uno stile di vita, ed è stata reclutata, già in tempi non sospetti, da una nota azienda specializzata in bricolage per tenere alcuni seminari sul web. «Ho tenuto un corso pratico sul riciclo creativo e ancora una volta mi stupisce il potere inclusivo delle passioni: personalità differenti raccolte attorno ad un tavolo, con le mani sporche di vernice, glitter e colla.», fa sapere Pastore, amante della crossmedialità, che in un post scrive «Abbiamo parlato di home decor ed ecosostenibilità in una città caotica come Roma, scambiandoci consigli utilissimi». Articoli, foto e clip in una digital community di appassionati, progettando incontri in presenza- Dpcm vari ed eventuali permettendo- al motto, che è pure un hashtag, "#vogliadifarecasa". Il consiglio economico di Simona? «Vedere cosa hai realizzato tu con le tue mani non ha prezzo».

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ops! Ho un’idea che vorrei realizzare ✂️ Iniziano sempre così i miei esperimenti #diy solitamente mi trovo in cucina - ed inizio a elaborare come trasformare quel prodotto in qualcosa che non so neanche io 😂 > dalla ricerca dei materiali, creo delle moodboard per definire i colori e trovare l’essenza dell’idea - ma prima di arrivare a ció che ho condiviso qui su Ig ci sono almeno 4/5 tentativi ✂️ [ nei cerchietti in evidenza ho raccolto tutti i miei workshop di riciclo creativo ] > nelle stories di oggi invece vi racconto alcuni errori che ho commesso e che possono capitare a chiunque si avvicini al mondo del fai-da-te creativo + il link per scoprire tutti i workshop organizzati da #LeroyMerlin in Italia - così sbagliamo tutti di meno 😉 #vogliadifarecasa #siscriveleroymerlin | ADV @leroymerlinita

Un post condiviso da Simona Pastore (@simonapastore_) in data:

Ultimo aggiornamento: 17:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA