Scuola, gli scienziati e il rischio nuova ondata: si pensa di chiudere classi o interi piani

Giovedì 18 Giugno 2020 di Rosario Dimito
Scuola, gli scienziati e il rischio nuova ondata: si pensa di chiudere classi o interi piani

Il trend dei contagi è più o meno stabile (anche se ieri c'è stata una leggera risalita), ma l'attenzione del Comitato tecnico scientifico (Cts) è ormai rivolta all'autunno, quando c'è il timore di una seconda ondata anche se di virulenza meno aggressiva. E un potenziale focolaio da tenere perciò sotto osservazione può essere la scuola, perché i ragazzi, nelle loro manifestazioni, sono poco attenti alle misure contenitive e tramite loro, ci potrebbe essere una rapida diffusione alle famiglie.
Due giorni fa la riunione degli scienziati insediati presso la Protezione civile si sarebbe incentrata proprio sulla scuola con una discussione sulle possibili rimodulazione delle misure in relazione all'epidemiologia. I consulenti scientifici del governo si rivedranno probabilmente martedì 23 per proseguire l'esame della situazione. E' ancora troppo presto per ipotizzare interventi anche se l'orientamento che matura presso alcuni di loro sarebbe eventualmente di chiudere intere classi o piani di edifici se dovessero riscontrarsi casi positivi.
La ministra Lucia Azzolina ha proposto alle regioni la riapertura lunedì 14 settembre ma già dal primo dello stesso mese gli edifici riapriranno per consentire agli studenti di colmare le lacune.

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LE DISTANZE
Gli esperti, tengono ben presente quanto la chiusura brusca e anticipata delle scuole sia stata tra le «più complesse e dolorose a causa dell'impatto su un asse vitale della società», ma d'altra parte si è rivelata inevitabile per essere di supporto al lockdown. Dalla fine marzo la curva dei contagi si è lentamente stabilizzata e poi ha imboccato la retromarcia. Si è così programmata la maturità in presenza in presenza, iniziata ieri che ha però lasciato molti studenti con l'amaro in bocca.
Le valutazioni in corso partono da alcuni dati di base: dal numero di istituti scolastici statali presenti sul territorio, ripartiti per regione, a quello degli studenti e la loro frammentazione tra le classi, degli insegnanti, compresi quelli di sostegno, e del personale scolastico.
E' oggetto di disamina e riflessione anche l'impatto della riapertura delle scuole sulla mobilità, una variabile di cui si dovrà tenere conto a settembre e per cui bisognerà rimodulare gli orari e l'organizzazione dell'attività didattica. Si consideri che a seguito della riapertura delle attività produttive delle scorse settimane, si è registrato una redistribuzione nell'utilizzo dei mezzi di trasporto, a vantaggio dei mezzi privati rispetto a quelli pubblici. Le singole scuole potrebbero nuovamente poter disporre di una certa autonomia nel ridefinire i protocolli di sicurezza a seconda degli spazi, del personale e degli alunni presenti. Sullo sfondo comunque si rimanda sempre ai criteri-chiave che dovranno ispirare tutta la popolazione dalla nuova fase al vaccino: distanziamento sociale di 1 metro, igiene personale, sanificazione degli ambienti e la capacità dei servizi sanitari.

Ultimo aggiornamento: 13:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA