Scuola, in classe dopo il test di gruppo: ecco il piano per monitorare i contagi tra gli studenti

Domenica 13 Settembre 2020 di Mauro Evangelisti
Scuola, in classe dopo il test di gruppo: ecco il piano per monitorare i contagi tra gli studenti
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Dalla saliva dei bambini di una classe comincerà la caccia al coronavirus. Per velocizzare i controlli, tutti insieme gli alunni depositeranno la saliva in un unico contenitore, che sarà esaminata. L’esito arriverà in 20 minuti. Se non c’è il virus (come ovviamente avverrà nella maggior parte dei casi) si passerà ad altre classi senza avere perso troppo tempo, se invece c’è traccia di Sars-CoV-2, allora si farà il tampone per ogni singolo studente.

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Il Ministero della Salute ha già inviato una richiesta al Comitato tecnico scientifico: si possono usare i test salivari rapidi a scuola, quelli che in poco tempo danno un responso e consentono di analizzare la presenza del coronavirus a gruppi, dunque con una velocità che non esiste con altri sistemi? Il Cts sta analizzando i vari sistemi, ma l’orientamento che ormai traspare, da più fronti, è quello di utilizzare in modo massiccio questo tipo di tamponi.

Stanno dimostrando affidabilità e tagliano drasticamente i tempi di attesa rispetto al tampone molecolare o ai test sierologici. Anche all’Istituto Spallanzani di Roma, le verifiche sui tamponi salivari sono in corso e saranno concluse entro la fine del mese. La prudenza è obbligatoria, però i primi risultati sembrano molto confortanti. Per le scuole sarà una rivoluzione perché i test salivari velocizzano moltissimo i tempi, come ha spiegato anche il professor Massimo Galli, del Sacco di Milano. Perché tutto diventa più rapido e meno invasivo? Ipotizziamo che in una scuola ci sia un bambino positivo. A quel punto ai compagni di classe, con un banalissimo prelievo di saliva, si fanno i tamponi antigenici e in 15-20 minuti si hanno i risultati. Non solo: nelle altri classi, per prudenza, si può raccogliere la saliva per gruppi e verificare, in pochi minuti, se c’è la presenza di Sars-CoV-2. Se nelle provette di gruppo delle classi A, B, C, D, E e F non compare il coronavirus le verifiche finiscono lì, se invece nella provetta della classe G invece se ne rileva la presenza, allora a quel punto si procede con i tamponi su ogni singolo studente. Qual è il vantaggio del salivare? Sono vari: se parliamo di bambini, rispetto al tampone rapido in cui si inserisce un bastoncino nel naso, è meno fastidioso; inoltre, il fatto che si possa analizzare per gruppi, incrementa notevolmente la possibile copertura.



 

Evoluzione


Di fatto, il test salivare è una evoluzione del tampone antigenico rapido che già si sta utilizzando all’aeroporto di Fiumicino per i test sui viaggiatori che arrivano da Grecia, Spagna, Malta e Croazia e che si useranno da mercoledì per i passeggeri in partenza su due voli Roma-Milano di Alitalia. Possibile che nei prossimi giorni i controlli interessino anche chi torna dalla Francia. Ma al di là del fronte dei trasporti aerei, la capacità di eseguire i tamponi rapidi (nasali o salivari) rappresenta la svolta nella gestione serena dell’anno scolastico. Il timore è che il servizi epidemiologici delle Asl, da oggi, siano tutti dirottati nei controlli delle classi ogni qual volta compare un caso sospetto, impoverendo il monitoraggio degli altri focolai. Ma perché non si impiegano i test sierologici come avvenuto prima dell’inizio dell’anno scolastico con insegnanti e personale scolastico su base volontaria? La validità di questo strumento si è rivelata discutibile: è utile per comprendere la diffusione del virus in una determinata categoria professionale, meno per prevenire la diffusione del contagio.

Solo alcuni esempi: in Veneto su 1.120 insegnanti positivi ai sierologici solo 3 si sono rivelati realmente infetti nella verifica con i tamponi molecolari; simile l’esito nel Lazio, dove l’1,2 per cento dei prof era positivo al sierologico, ma solo una dozzina era infetto come ha dimostrato il tampone. In sintesi: per capire, in modo tempestivo, se in una classe ci sono dei contagiati, il sierologico è poco utile, mentre il molecolare tradizionale è troppo lento. Si punta sul tampone rapido antigenico, meglio ancora se sarà validato quello salivare. Il commissario Domenico Arcuri ha spiegato che è scattata una richiesta di offerta pubblica per acquistare diversi milioni di tamponi antigenici. Sarà un anno scolastico caratterizzato dai test, ma non quelli scritti e orali. Quelli per il coronavirus.

 
 
 
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Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 07:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA