Riapertura scuole, la guida: nodi e certezze dal distanziamento a casi sospetti e banchi

Martedì 1 Settembre 2020 di Lorena Loiacono
La scuola riapre: dal distanziamento a casi sospetti e banchi i nodi e le certezze (poche)

Scuola, finalmente si torna. Oggi parte ufficialmente il nuovo anno e allora, dopo la sospensione dovuta al lockdown, gli istituti iniziano a ripopolarsi. Per ora nei corridoi ci saranno solo pochi docenti, presenti a scuola per i collegi di inizio anno o per programmare l’avvio delle lezioni, qualcuno alle superiori farà i corsi di recupero e altri i test di idoneità. L’attesa è tanta perché, di fatto, sarà il primo test sulla sicurezza in vista della ripresa delle lezioni.  Ecco allora come riprenderà la scuola tra nuovi regolamenti e dubbi ancora da sciogliere:

Scuola, a Torino gli studenti tornano in classe
 

Cosa fare per rientrare in classe

- Controllare ogni mattina la temperatura corporea a casa. Nel caso di febbre pari o superiore a 37,5 non si può andare a scuola
- Per raggiungere l’istituto è possibile usare i mezzi di trasporto pubblico: in base all’accordo raggiunto tra le Regioni i bus, le metropolitane e gli scuolabus potranno raggiungere la capienza massima all’80%. La capienza massima tollerata può aumentare nel caso di tragitti brevi, al massimo di 15 minuti. Per garantire la sicurezza a bordo, si dovrà indossare la mascherina, dovranno essere presenti dispense per pulire le mani e potranno essere utilizzati separatori mobili tra i sedili.
 

Sileri: in quarantena i ragazzi positivi

 


Scuola, Cina: a Wuhan gli studenti tornano in classe

- Una volta arrivati a scuola non sarà possibile creare assembramenti davanti al cancello, per questo gli istituti stanno preparando orari di ingresso scaglionati anche di 10-15 minuti per evitare la ressa all’ingresso. Lo stesso vale per l’uscita
- Si entra a scuola con la mascherina, si procede verso la classe mantenendo il distanziamento e seguendo le istruzioni fornite da indicazioni sulle pareti o sul pavimento, con adesivi colorati.
- In classe, una volta raggiunto il banco monoposto, la mascherina si può togliere. Nei casi in cui, per mancanza di spazi, il banco non è distanziato di un metro dagli altri, la mascherina va tenuta.
- Per i bambini che mangiano a scuola, anche il momento della mensa potrebbe subire modifiche sostanziali: se mi locali del refettorio non sono abbastanza spaziosi per ospitare tutti gli alunni con il distanziamento, sarà possibile consumare il pranzo al banco con vassoi appositi e pasti mono-porzione. Una misura necessaria per evitare i turni che andrebbero a far slittare il pranzo in ritardo
- L’uscita dalla scuola dovrà seguire le stesse regole dell’ingresso. Si segue il distanziamento anche nei corridoi e si esce in maniera scaglionata, evitando assembramenti dei genitori fuori dai cancelli.

Covid Modena, operaio rifiuta di fare il tampone e l'imprenditore spara per intimorirlo: denunciato
 

Scuola, rientro in classe a Torino

 

Casi sospetti o positivi a scuola

- Nel caso in cui durante la giornata scolastica un alunno o un adulto tra il personale dovesse manifestare sintomi compatibili con la febbre, scatterebbe la procedura indicata dall’istituto superiore di sanità il caso sospetto viene isolato nell’aula Covid, uno spazio indicato prima dell’avvio delle lezioni e riservato ad eventuali isolamenti. Nel caso in cui a manifestare i sintomi fosse un alunno, resterebbe comunque in compagnia di un adulto con la mascherina Immediatamente vengono avvertiti i familiari dello studente: a d avvisarli sarà il referente Covid, una persona interna alla scuola che avrà il compito di monitorare le possibili criticità e di mantenere un filo diretto con i medici della Asl territoriale.
- I genitori dello studente porteranno a casa il ragazzo e allerteranno il medico. Da qui parte la procedura sanitaria
Viene effettuato il tampone e i medici valutano la procedura da seguire in base al risultato.
- Nel caso in cui lo studente risultasse positivo al Covid si procederà con lo screening su tutta la classe e su eventuali contatti nella scuola. I medici decideranno se mettere in quarantena tutta la classe, altri compagni o l’intera scuola.
- Nel caso in cui un docente risultasse positivo al Covid, i controlli e il tracciamento interesserebbero tutte le classi in cui ha insegnato nei giorni precedenti. Anche in questo caso l’estensione della quarantena verrebbe decisa dal medico della Asl competente.
- Per rientrare a scuola, il paziente risultato positivo dovrà verificare l’avvenuta guarigione raccogliendo due tamponi negativi eseguiti a distanza di 24 ore l'uno dall'altro. Nel caso invece di uno studente o di un docente con sintomi sottoposto al tampone, che risulta negativo, è necessario valutare la ripetizione del tampone dopo 2-3 giorni.

Coronavirus mondo: Israele, record di casi, ma le scuole riaprono. In Russia superato il milione di contagi
 

Nodi da sciogliere

In queste ore è in corso il reclutamento per le assunzioni dei docenti: le cattedre restano uno dei punti ancora in bilico per capire come realmente riapriranno le scuole. Il ministero ha autorizzato 85mila assunzioni ma difficilmente verranno tutte realizzate. In queste ore si procede con la call veloce per coprire le cattedre ancora scoperte. A quel punto si procederà affidando l’incarico ai supplenti che potrebbero essere, quest’anno, oltre 200mila superando quindi il record di un anno fa
- Banchi monoposto, di legno o con le rotelle: sono 2,4 milioni quelli che devono arrivare dallo Stato. E devono arrivare nelle classi il prima possibile. Qualche istituto ha già ricevuto gli arredi, ma si tratta soprattutto di quelle scuole che hanno provveduto a  comprarli autonomamente. Per tutti gli altri c’è ancora da spettare: la maggior parte delle consegne inizierà a partire da lunedì 7 settembre e andrà avanti almeno fino a fine ottobre
- Gli spazi del distanziamento: in queste ore sono in corso le ricerche delle scuole su nuovi ambienti per fare lezione. Garantire il distanziamento in classe evita la mascherina ai più piccoli e la didattica a distanza per i più grandi
- Didattica a distanza: necessaria durante il lockdown, temuta per il nuovo anno scolastico. Ma sarà inevitabile in tanti casi: già da oggi infatti partono i corsi di recupero online, in tante scuole, e ci sono scuole superiori che adotteranno questa strada anche per le lezioni dividendo le classi tra lezioni in presenza e lezioni a distanza
- Data di inizio delle lezioni: il ministero dell’istruzione vuole riaprire la scuola il 14 settembre ma tra le Regioni serpeggia il malumore. L’idea di posticipare al dopo elezioni, quindi al 24 settembre, si fa strada. Sarà la curva dei contagi a dire l’ultima parola.
 
 

Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 07:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA