Scuola, iscrizioni partite: raddoppiano le classi con la Maturità in 4 anni. Come funzionano

Scelta possibile per licei e istituti tecnici: l'obiettivo è anticipare l'ingresso di giovani nel mondo del lavoro

Martedì 10 Gennaio 2023 di Lorena Loiacono
Scuola, iscrizioni partite: raddoppiano le classi con la Maturità in 4 anni. Come funzionano

Alla maturità con un anno di anticipo, per raggiungere sul tempo i coetanei europei.

La sperimentazione del ministero dell’istruzione piace alle famiglie e da quest’anno verrà ampliata. Da settembre prossimo, infatti, saranno circa 400 le classi di scuola superiore che partiranno con un percorso quadriennale. I ragazzi che sceglieranno questa strada si metteranno così in linea con quelli europei: il diploma a 18 anni anziché a 19, infatti, è molto diffuso in Europa.

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Scuola, più classi con maturità a 4 anni

Per i diplomati si tratta di iniziare un anno prima il percorso universitario o l’inserimento nel mondo del lavoro. In prima battuta, nel 2013, erano solo 5 le classi che avevano scelto il percorso quadriennale come corsi pilota, in pochi anni si è arrivato a cento classi quadriennali e ora sono diventate circa 400. Una sperimentazione che continua a crescere e che si allargherà sempre di più: in base agli obiettivi preposti dal Pnrr, infatti, l’Italia deve arrivare ad almeno mille istituti che consentono ai ragazzi di diplomarsi a 18 anni come accade già in Paesi come Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Belgio. Per ora sono 400 le scuole che hanno deciso di attivare i corsi. 


LA SPERIMENTAZIONE
E così il liceo quadriennale, in fase di sperimentazione, sta prendendo gradualmente spazio e per settembre prossimo l’offerta verrà raddoppiata: si passa infatti dalle attuali 200 classi a circa 400. Una possibile scelta in più per chi, in questi giorni, deve individuare quale percorso superiore seguire nel prossimo anno scolastico, il 2023-24. Sono circa 530mila i ragazzi di terza media che entro il 30 gennaio prossimo dovranno inviare domanda di iscrizione alla scuola superiore prescelta. La procedura è online ed è la stessa che dovranno seguire anche gli alunni che, a settembre, dovranno frequentare la prima elementare o la prima media. Ma per le superiori la scelta è più complicata, i ragazzi di 14 anni e le loro famiglie devono infatti individuare il percorso formativo adatto allo studente. E nel caso del percorso quadriennale la decisione da prendere, quindi, non riguarda solo l’indirizzo di studio e la sede della scuola secondaria di secondo grado ma, dove possibile, anche la durata. I percorsi quadriennali devono avere dei requisiti specifici: è possibile attivare, infatti, una sola classe per scuola a durata quadriennale.

Nel caso in cui ci dovessero essere delle richieste in più, l’istituto si comporterà come accade per le liste di attesa negli altri indirizzi: gli studenti verranno selezionati in base ai criteri stabiliti dal consiglio di istituto nell’autonomia scolastica. In questi casi, spesso, si procede per competenza territoriale. Per ora il corso di 4 anni è stato attivato solo nei licei e negli istituti tecnici, per i professionali non ci sono ancora percorsi ad hoc. Per poter accedere a un percorso quadriennale bisogna aver compiuto un percorso scolastico di 8 anni e non possono iscriversi gli studenti provenienti da scuole superiori di 5 anni. Il passaggio intermedio, quindi, non è possibile: bisogna iniziare dal primo anno e non è possibile inserirsi in corso d’opera perché il percorso è differente fin dal principio. Così come, quindi, all’esame di maturità non è possibile assegnare ad una classe quadriennale un candidato esterno. Chi vuole il diploma quadriennale deve sceglierlo dal primo anno e frequentare i corsi. Ed è proprio l’esame di Stato la prova per capire se il percorso funziona oppure no. Per ora i risultati sono positivi. Nello scorso mese di giugno, infatti, i ragazzi che si sono diplomati con un percorso di 4 anni hanno avuto risultati ben al di sopra della media nazionale. Basti vedere che l’8,9% degli studenti ha ottenuto la lode contro il 3,4% dei diplomati nei percorsi quinquennali mentre la percentuale dei ragazzi che hanno ottenuto 100 è stata del 13,3% contro una media nazionale dei corsi standard pari a 9,4%. Allo stesso modo anche i voti bassi hanno una percentuale inferiore rispetto ai corsi standard: hanno avuto il minimo infatti, vale a dire 60, solo l’1,8% dei ragazzi del liceo, contro il 2,4% dei licei quinquennali, e il 5,2% dei ragazzi degli istituti tecnici contro il 5,4% dei corsi standard. 

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 16:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA