La top ten dei licei romani: giù il Mamiani, su il Visconti

Giovedì 7 Novembre 2019 di Lorena Loiacono
La top ten dei licei romani: giù il Mamiani, su il Visconti
Proprio come nelle quotazioni in borsa, anche tra le scuole di Roma c'è chi sale e chi scende. A determinarne le oscillazioni sono proprio gli studenti. Sono infatti i loro voti dell'università o i loro contratti di lavoro, successivi al diploma, a decretarne il posto nella classifica di Eduscopio, della Fondazione Agnelli. In base a questi requisiti, gli studenti di terza media possono scegliere la scuola superiore che fa per loro. E così, tra i licei classici il migliore in assoluto oggi è il Tasso che, solido e inarrestabile, conferma il primo posto di un anno fa. Al secondo posto si posiziona invece il liceo Visconti: il più antico liceo classico d'Italia compie un balzo in avanti non da poco visto che un anno fa era in decima posizione. Seguono il liceo Vivona, il Russell e il liceo Mamiani che scende dalla terza alla quinta posizione.

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I CONFRONTI
Poche sorprese invece tra i migliori licei scientifici: restano infatti fermi al loro posto i primi due classificati Righi e Virgilio. Sono lì da un anno e nessuno è riuscito a spodestarli. Anche in questo caso il Mamiani scende dalla terza alla settima posizione, entrano invece nella top 10 il liceo Nomentano e il Cannizzaro. Tra gli scientifici con indirizzo scienze applicate salgono di posizione, affermandosi al primo e secondo posto, rispettivamente il Peano e il Labriola di Ostia, lo scorso anno erano in quarta e in quinta posizione.
Il miglior liceo delle scienze umane è il Machiavelli che sale dal terzo al primo posto, mentre il liceo linguistico che assicura il miglior rendimento negli esami universitari è il Seneca, seguito dal liceo Orazio che fa un bel balzo in avanti rispetto ad un anno fa quando era al sesto posto, e il Radice. Perde quota anche nella classifica del linguistico il Mamiani che scende dalla prima alla sesta posizione. Ma i ragazzi che studiano con successo all'università provengono anche dagli istituti tecnici e, tra quelli che preparano meglio gli studenti, ci sono il tecnico economico Bachelet che si conferma in prima posizione e il tecnologico Boaga, altra conferma del punto più alto sul podio di un anno fa.

LE VALUTAZIONI
Ma gli istituti tecnici e professionali, nella maggior parte dei casi, accompagnano i ragazzi nel mondo del lavoro. Ed è quindi fondamentale valutarne gli esiti per scegliere la scuola più adatta. Ad esempio, in questa ottica, il migliore istituto tecnico economico di Roma oggi è l'Is di via dei Papareschi in zona Marconi: sei diplomati su 10 trovano lavoro entro due anni. E la percentuale è in crescita sullo scorso anno quando era comunque al primo posto con il 52%. Seguono il Da Verrazzano con il 52% e, a pari merito, il Bottardi e il Calamandrei con un ragazzo su due che trova lavoro nei due anni. Da notare che lo scorso anno il Calamandrei non era neanche nei primi dieci classificati.

LA SCALATA
E non è l'unico: nella classifica dei migliori dieci istituti tecnici tecnologici, infatti, ben 6 non erano in classifica un anno fa. Vuol dire che si sono imposti con risultati decisamente importanti. Si tratta del Calamandrei, del Bachelet, del Matteucci, del Pertini-Falcone, del Leonardo Da Vinci e del Federico Caffè. Un bel salto anche per il migliore tra i tecnologici: il primo classificato è infatti l'Arangio Ruiz che sale dalla quarta alla prima posizione, passando dal 48% al 61% di diplomati con un impiego nei due anni dopo il titolo di studio.
Seguono l'Armellini, che sale dalla settima posizione passando dal 46% al 57% di ragazzi che lavorano, e il Di Vittorio-Lattanzio stabile al terzo posto come un anno fa ma con una crescita di diplomati con un impiego che sale dal 49% al 56%. Sono in crescita quindi gli istituti tecnici, a dimostrazione del fatto che migliora di anno in anno la preparazione dei ragazzi al mondo del lavoro. Lo stesso vale per gli istituti professionali: gli alberghieri e gli istituti per industria e artigianato raggiungono le prime posizioni, rispettivamente, con il 65 e il 57% di tasso di occupazione.

IL RIGHI
«La ricetta è impegnarsi molto
Lo diciamo già agli open day»

Monica Galloni, dirigente scolastico del liceo scientifico Righi, ancora una volta sul podio nella classifica di Eduscopio, qual è il segreto? «Il segreto, che poi non è un segreto, è studiare. Ho una squadra di ottimi insegnanti e gli studenti che vengono da noi già sanno che devono studiare con molta attenzione». Negli open day come raccontate il lavoro che si fa al Righi? «Ho un gruppo di studenti interni che collabora con i docenti durante gli open day: meglio di chiunque altro sanno presentare la scuola ai ragazzi più piccoli. È a loro che i ragazzini porgono le vere domande». Conta molto sui suoi studenti? «Sì, abbiamo una bella comunità: è questo il vero successo del Righi. L’associazione degli alunni ci permette di tenere la scuola aperta di pomeriggio. È un elemento importante per creare la comunità, il senso di appartenenza e di attaccamento alla scuola».

L’ANTONIO LABRIOLA
«Responsabilizziamo i ragazzi
E a Ostia i risultati si vedono» 

Ottavio Fattorini, preside del liceo scientifico di scienze applicate Antonio Labriola di Ostia secondo classificato, è soddisfatto? «Sì, oltre al buon rendimento negli studi universitari abbiamo ragazzi che si realizzano nel lavoro». Aggiunge: «Dal 2014-2015 abbiamo attuato il modello didattico organizzativo Dada, didattiche per ambienti di apprendimento». Quindi il modello funziona? «Sì, i risultati ci sono. Responsabilizziamo gli studenti: ogni cambio dell’ora 1.400 minorenni cambiano classe, gli diciamo che ci fidiamo di loro. È anche un risparmio di tempo: i docenti ci mettono 7 minuti a cambiar classe, i ragazzi 4. Due minuti recuperati ogni ora rappresentano 30-40 ore all’anno». Parliamo di ragazzi di Ostia che studiano e lavorano con successo: «Sì, la scuola è un presidio di entusiasmo sano e di legalità, di cittadinanza operosa. Ad Ostia ci sono anche tante cose belle, come il nostro liceo».

GLI ALBERGHIERI
La volata dai fornelli: oltre la metà
trova occupazione entro due anni

Il successo nel lavoro? Passa dai fornelli e arriva dritto in tavola. A Roma infatti sono gli istituti alberghieri a stravincere tra i professionali. Il primo in classifica è il privato Safi Elis, istituto enogastronomico, a cui seguono tra i primi dieci l’Amerigo Vespucci in zona Tiburtina, il Gioberti a Trastevere e l’istituto Tor Carbone, eccellenze nell’ambito della preparazione alla ricezione alberghiera. Cucina e non solo, insomma. Basta dare un’occhiata ai risultati ottenuti in termine di occupazione: il 65% dei ragazzi diplomati al Safi Elis trova un impiego nei due anni dopo la fine degli studi, al Vespucci e al Gioberti il 57%, a Tor Carbone il 55%. Significa che più di un ragazzo su due può contare su un futuro professionale. Si tratta di percentuali in crescita di anno in anno, vale a dire che il mercato sta crescendo: lo scorso anno infatti il primo in classifica era il Vespucci e si attestava sulla soglia del 55%. 


 
Ultimo aggiornamento: 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA