Scuola oltre il Covid, riecco le gite in pullman. I professori No vax potranno rientrare ma non insegnare

Dal 1° aprile finiscono le quarantene per contatto: soltanto i positivi restano a casa. Attività di supporto per i prof No vax: potranno rientrare ma non insegnare

Venerdì 25 Marzo 2022 di Lorena Loiacono
Scuola oltre il Covid, riecco le gite in pullman e i docenti non vaccinati

 Tornano le gite scolastiche e spariscono le quarantene. Anche per gli studenti non vaccinati. Dal 1 aprile infatti, dopo la fine dello stato di emergenza, la scuola prova a riprendersi gradualmente la sua normalità a distanza di oltre due anni dall’arrivo della pandemia che ha stravolto tutto, anche all’interno degli istituti scolastici. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge per “le disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19” e gli aspetti che riguardano la scuola andranno ad incidere direttamente sulle abitudini quotidiane degli alunni.
Le nuove regole andranno in vigore dal 1 aprile, venerdì prossimo. Parte quindi il conto alla rovescia. Quel che resta invariato, nonostante la fine dell’emergenza, riguarda l’utilizzo delle mascherine chirurgiche che resta obbligatorio in classe e quello delle Ffp2 sui bus e i mezzi di trasporto pubblico, usati anche dagli studenti, resta il distanziamento di un metro dove possibile e viene confermato il divieto di entrare a scuola se si è positivi al Covid, se si ha la temperatura uguale o superiore a 37,5 gradi o se si presentano evidenti sintomi influenzali.
VISITE CULTURALI
Confermate le basi della prevenzione, parte però l’allentamento delle altre misure restrittive. Innanzitutto le classi potranno tornare a viaggiare, dopo due anni di stop, per le visite culturali e le gite scolastiche. Nell’ultimo periodo erano stati consentiti solo gli spostamenti in zona bianca, senza poter attraversare zone di altro colore: quindi sono stati pochissimi i casi in cui le classi hanno lasciato l’aula per uscire in gita accompagnati dai loro docenti. Anche perché, tra le varie quarantene, nessuno si azzardava a prenotare viaggi o uscite culturali. Sono ancora tante le settimane di gita scolastica rimaste in sospeso dal 2020. Molte non si faranno più, vale a dire per tutti coloro che si sono diplomati in questi ultimi due anni: il ritorno della gita scolastica rientra infatti tra gli aspetti più sentiti per gli studenti, che ne hanno sentito molto la mancanza. E così adesso, almeno per i prossimi due mesi, si potrà programmare visite in diversi territori. Allo stesso modo possono essere organizzate le manifestazioni sportive che, in passato, radunavano più scuole insieme e, quindi, erano state bloccate sia perché lo sport ha subito numerosi stop sia per evitare contagi e difficoltà nel tracciamento.
OBBLIGO VACCINALE
Per quanto riguarda i docenti resta in vigore l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno prossimo ma i non vaccinati, quindi tutti coloro che sono stati sospesi dal servizio, potranno tornare nelle scuole assumendo però diverse funzioni: saranno utilizzati in attività di supporto senza andare in classe. Non potranno quindi insegnare. Cadono gradualmente anche i vincoli per i genitori e gli esterni alla scuola che, per accedere all’interno dell’istituto, fino ad oggi hanno dovuto mostrare il Green pass: dal 1° maggio prossimo non sarà più necessario.
Un altro aspetto, che interessa gli studenti tanto quanto le loro famiglie, riguarda le regole della quarantena: in pratica va in quarantena, restando quindi a casa, solo lo studente risultato positivo, tutti i compagni restano in classe senza distinzioni tra vaccinati e non vaccinati. Nella scuola dell’infanzia e nelle scuole elementari, medie e superiori, dal quarto caso positivo in poi tutti gli educatori, gli insegnanti e in generale tutti coloro che hanno più di sei anni devono indossare la Ffp2 per 10 giorni e, in presenza di sintomi, devono fare il tampone da ripetere poi il quinto giorno se i sintomi non sono spariti. Nel frattempo gli studenti positivi possono seguire la lezione in didattica digitale integrata, da casa in isolamento. Possono poi rientrare in classe con l’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare. Di fatto termina la dad emergenziale, estesa a tutti i contatti, che ha messo in difficoltà organizzative sia la scuola sia le famiglie.
La fornitura delle mascherine resta in capo alle scuole: con il decreto legge dello 21 marzo, infatti, sono stati stanziati 30 milioni per l’acquisto di mascherine e di tutto il materiale utilizzato negli istituti per l’igiene, legati all’emergenza.

Contestualmente è stato prorogato il contratto del personale Covid, utilizzato per l’emergenza, fino alla fine delle lezioni, quindi non oltre il 15 giugno ad eccezione del personale che lavora nelle scuole dell’infanzia statali che restano aperte fino al 30 giugno 2022.

Ultimo aggiornamento: 23:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA