Scuola, Bonetti: «Intervento da 200 milioni per aiutare tutte le famiglie»

Giovedì 4 Marzo 2021 di Diodato Pirone
Scuola, Bonetti: «Intervento da 200 milioni per aiutare tutte le famiglie»

Elena Bonetti, ministra della Famiglia appena riconfermata ed esponente di Italia Viva, non nasconde la sua preoccupazione. I dati sui contagi volgono al brutto ed è possibile che la Pasqua coincida con un colpo di coda, l'ennesimo, del Covid-19.

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Ministra, con le scuole di mezza Italia già chiuse state lavorando a provvedimenti di aiuto per le famiglie. Quali sono le principali misure in arrivo?
«Stiamo verificando giorno dopo giorno che le varianti del virus tendono a colpire con più intensità di prima giovani e giovanissimi.

Per questo mi sono subito attivata, ma tutto il governo nelle sue varie componenti ha manifestato una analoga sensibilità, per varare un pacchetto di strumenti a sostegno soprattutto delle famiglie che saranno chiamate a sostenere di nuovo un grosso sforzo per la sospensione della didattica in presenza. Questo pacchetto sarà rafforzato rispetto alle misure precedenti».

Quali i sostegni più importanti?
«Innanzitutto i congedi retribuiti al 50% per chi è costretto a sospendere la propria attività per rimanere a casa con i figli con meno di 14 anni. Sstiamo inoltre predisponendo la possibilità di ricorrere al congedo parentale non retribuito per chi ha figli d'età superiore ai 14 anni. Stiamo lavorando perché il congedo valga per tutti i giorni in cui una scuola ricorrerà alla didattica a distanza».

Quando varerete il decreto con le misure di aiuto?
«A giorni, penso al massimo all'inizio della prossima settimana».

Ma molte scuole sono già chiuse a macchia di leopardo un po' in tutta Italia. Le misure per le famiglie saranno retroattive?
«Si, è quello che ho proposto per sostenere i genitori che già si trovano in questa situazione».

Cos'altro dovrebbe prevedere il decreto?
«Il diritto allo smart working ovunque esso possa essere implementato».

E poi?
«Una misura doverosa è il sostegno economico che andrà ai genitori che hanno una partita iva o comunque un'attività autonoma. E' importante che il supporto dello Stato non sia limitato ai lavoratori dipendenti ma che sia per tutti i genitori, indipendentemente dalla loro attività».

Può quantificare l'ammontare degli aiuti in termini economici?
«Ci stiamo confrontando col Tesoro, al momento è in campo una prima ipotesi di 200 milioni».

Gli aiuti saranno riservati solo a chi vive nelle zone rosse e arancioni?
«No. Andranno a tutte le famiglie che dovranno supportare i figli per la didattica a distanza. Il governo intende sostenere attivamente il sistema educativo perché è perfettamente consapevole della sua strategicità».

A quali altre iniziative sta lavorando e comunque quali sono le altre novità in arrivo?
«Continuerò nell'impegno educativo con fondi destinati a consentire ai ragazzi di recuperare la socialità persa durante la pandemia, fondi utilizzabili soprattutto dai Comuni e dal Terzo Settore».

E poi?
«Si lavora per l'appuntamento di luglio con l'assegno unico e universale per i figli. Manca poco, occorre attendere l'approvazione in Senato delle legge delega ma stiamo già profilando i decreti attuativi per rispettare i tempi previsti. È una misura strutturale, che rafforza le famiglie nella possibilità di progettare una autonomia economica. Ed è universale, varrà per tutti i figli: un tema di equità che è in tutto il Family Act».

Una riforma che aiuta anche le donne. E in politica?
« La parità di genere deve diventare strutturale. Un punto importante per il governo e che nel mio partito, Italia Viva, è già garantito da statuto per tutte le cariche».
 

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