Professore record: si laurea in Fisica e dopo quattro giorni insegna al liceo: Andrea Alessandrelli, in cattedra professore a 23 anni

La scuola ha sfruttato la sua "messa a disposizione" perché non ci sono più docenti di Matematica

Sabato 30 Aprile 2022 di Anna Manuela Vincenti
Salento, si laurea in Fisica e dopo quattro giorni insegna a scuola: il record di Andrea, professore a 23 anni

In quattro giorni da studente universitario a docente di matematica in un liceo scientifico. È quello che succede a Maglie, nel Salento, al liceo “Leonardo da Vinci” dove, a causa della carenza cronica nel reperire insegnanti di matematica, è stato assunto un neo laureato. Tra Andrea Alessandrelli, 23 anni, e i suoi studenti di quinto anno ci sono solo cinque anni di differenza e una cattedra. Ha discusso la sua tesi di laurea il 26 aprile, è stato proclamato dottore in Fisica teorica e astrofica all’Università del Salento e ieri è stato assunto, in sostituzione di una docente in aspettativa, per insegnare matematica in due prime e in una quinta liceo.

E ha tenuto la sua prima lezione in jeans e sneakers.

 

La cronica carenza di docenti


Una bella storia, certo, che vede un giovanissimo studente salentino trovare lavoro (tra l’altro non un ripiego ma il lavoro che voleva fare) in meno di una settimana e nel suo territorio, senza essere costretto a spostarsi altrove. Ma dietro la bella storia si nasconde (e nemmeno tanto) una vera emergenza, quella di reperire docenti, soprattutto nelle materie scientifiche. Nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione e della Ricerca ha diffuso un’indagine, una fotografia impietosa, in cui emerge come i ragazzi pugliesi preferiscano studiare fuori regione. Spesso si sceglie di frequentare le Università fuori dalla Puglia. Pertanto fa ancora più piacere scoprire che il neo assunto al “Da Vinci” sia un giovane laureato all’Università del Salento.

La dirigente del "Da Vinci"


«In questi giorni eravamo in grandi difficoltà perché è molto difficile reperire docenti di matematica - spiega Annarita Corrado, dirigente del liceo “Leonardo Da Vinci”-. La classe di concorso A27 è sempre in esaurimento e non si trovano insegnanti o supplenti di matematica. Andrea Alessandrelli ha saputo che avevamo bisogno di un docente ed ha inviato la lettera di messa a disposizione. È un giovane fresco di laurea: ha discusso la tesi il 26 aprile, il 27 ha fatto la sua Mad, la messa a disposizione appunto, il 28 è stato proclamato dottore con 110 e lode e venerdì ha iniziato la sua supplenza in una prima ed una quinta, classi di una docente che si è messa in aspettativa».
Andrea è un ex alunno del liceo scientifico “De Giorgi” di Lecce, aria sbarazzina, sembra un ragazzino, ma ha le idee chiare ed è determinato. E non ha avuto - almeno nel suo primo giorno di insegnamento - difficoltà a catturare l’attenzione degli studenti. «È un giovane che non è per niente spaventato dal trovarsi con una classe da portare agli esami e che non vede l’ora di insegnare - conferma la dirigente -. Di solito siamo abituati ad avere docenti di una certa età e forse proprio per questo spesso lontani dagli studenti. Invece in questo caso c’è una vicinanza data proprio dall’età. Tra docente e allievo spesso si crea un enorme divario. In questo caso sarà un docente più vicino ai suoi alunni, quasi suoi coetanei, rispetto all’età media dei docenti che gli studenti sono abituati a trovarsi in cattedra». La dirigente è entusiasta del nuovo ingresso nel corpo docente. «È stata una sorpresa – conclude Annarita Corrado - ed anche una bella esperienza trovarsi davanti un giovane pieno di ottimismo che ha in sé tanta voglia di iniziare a fare il docente, trasmettere quello che altri insegnanti hanno fatto prima con lui. Un entusiasmo travolgente che sono sicura coinvolgerà tutti, in primis proprio gli studenti». 


Come si diceva, la difficoltà a reperire docenti di matematica è molto sentita in varie parti d’Italia. Le discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) denominate Stem, sono da sempre quelle più ricercate nel mondo lavorativo e - come conferma l’esperienza del neo assunto - anche in ambito scolastico. Ma la scuola italiana - altra triste realtà - con i suoi bassi stipendi (a fronte di tante responsabilità) sempre di meno attrae i giovani. Fortunatamente esistono ancora storie come quelle di Andrea che aprono uno spiraglio sul futuro.

Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 18:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA