Scuola, professori e personale vaccinato e obbligo mascherine in aula: le indicazioni del Cts al Governo

Venerdì 16 Luglio 2021
Scuola, professori e personale vaccinato e obbligo mascherine in aula: le indicazioni del Cts al Governo

Mascherine in classe e docenti vaccinati. Sono queste le indicazioni del Comitato tecnico scientifico al ministero dell'Istruzione. Il CTS ritiene che tutto il personale scolastico debba essere vaccinato e fa una forte raccomandazione alla politica affinché ogni sforzo sia fatto per raggiungere un'elevata copertura vaccinale di docenti e non docenti, sia promuovendo delle campagne informative, sia individuando delle misure, anche legislative, appropriate, per garantire la più elevata soglia di persone vaccinate, in particolare in quelle Regioni nelle quali ci sono livelli inferiori di dosi somministrate rispetto ad altre Regioni.  

Per la ripresa delle lezioni a settembre, inoltre, il Cts ritiene «assolutamente necessario dare priorità alla didattica in presenza per l'anno scolastico che partirà». E questo non solo per la formazione, ma anche per lo sviluppo psicologico dei ragazzi; sostiene l'importanza di promuovere la vaccinazione nella scuola, tanto del personale scolastico quanto degli studenti. Gli esperti raccomandano infine il distanziamento, ma dove questo non sia possibile, resta fondamentale mantenere le altre misure, a partire dall'uso delle mascherine di tipo chirurgico nei luoghi chiusi

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Obbligo vaccinale, sei professori su 10 non sono favorevoli

Su 1.810 docenti che hanno partecipato al sondaggio realizzato dalla Tecnica della Scuola, più di mille hanno detto che la vaccinazione deve realizzarsi solo su propria iniziativa e senza alcuna decisione imposta dall'alto.

Tra le altre categorie che gravitano in ambito scolastico - dai i dirigenti scolastici al personale Ata, dagli studenti a genitori - il diniego verso il vaccino è ancora maggiore: sempre in merito all'esito del sondaggio, ben 8 operatori scolastici su 10 si sono detti mediamente contrari alla vaccinazione obbligatoria. In pratica, su circa 1.200 risposte complessive formulate da non docenti, ben 950 si sono schierati per il 'nò.

Chi opera nella scuola, quindi, non sarebbe d'accordo nel ricevere un trattamento alla pari del personale sanitario. E questo, nonostante la variante Delta si sta rivelando preoccupante e il rientro a scuola in presenza al 100% sia ancora una volta messo in discussione dalla pandemia. Le condizioni del contesto pandemico evidentemente non sono sufficienti a modificare la percezione di docenti, lavoratori della scuola, allievi e famiglie, del pericolo. La libertà di scelta, questa è la linea, deve prevalere su tutto. In maggioranza l'argomento ha coinvolto chi ha interessi nella scuola superiore (il 47% considerando sia i Licei che gli altri istituti) e nella scuola del primo ciclo (44,3% dei rispondenti). Quanto all'area geografica di provenienza delle risposte, il 43,8% giunge dal Nord Italia, con un buon 33,4% di risposte dal Sud e un 22,7% dal Centro.

 

Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA