Razzo colpisce la luna, è giallo: per gli americani è cinese, ma Pechino nega

Il detrito spaziale alto 12 metri e largo 3, si è scontrato con la luna a una velocità i circa 9mila km orari

Venerdì 4 Marzo 2022
Razzo si schianta sulla luna, è giallo: per gli americani è cinese, ma Pechino nega

Un grande detrito spaziale, residuo di un razzo, si è schiantato sulla luna il 4 marzo intorno alle 13:30 (ore italiane). Al momento non ci sono prove fotografiche dell'evento, che è avvenuto "sul lato nascosto" del nostro satellite, ma gli scienziati ne sono certi. Rimane invece un mistero la provenienza del "rottame spaziale" che ha generato un dibattito internazionale tra astronomi e appassionati di tutto il mondo. 

L'impatto ha generato un cratere di 20 metri

L'oggetto alto 12 metri e largo 3, si è scontrato con la luna a una velocità i circa 9mila km orari.

Secondo le stime degli scienziati avrebbe prodotto un cratere del diametro di 20 metri e avrebbe fatto volare la polvere lunare per centinaia di km. Gli esperti hanno però affermato che potrebbero essere necessarie settimane per confermare l'impatto con l'aiuto delle immagini satellitari. 

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Il giallo: è un razzo cinese? 

L'impatto era stato previsto dagli scienziati già mesi fa, quando avevano avvistato un oggetto in rotta di collisione con la luna. In un primo momento si era pensato che si trattasse dei resti del "Falcon 9" il lanciarazzi della company americana Space X che nel 2015 aveva lanciato il satellite DSCOVER - il primo al di fuori dell'orbita terrestre - . L'idea però è stata smentita poco dopo: attualmente gli scienziati americani pensano che l'oggetto "non identificato" che ha colpito la luna sia una parte di un razzo cinese, il Lunga Marcia 3C che nel 2014 ha lanciato la missione Chang'e 5-T1 lanciato nel 2014. 

L'ipotesi americana è stata smentita da Pechino, che ha affermato che i resti di quel razzo sono già rientrati sulla terra e hanno preso fuoco a contatto con l'atmosfera. Tuttavia gli astronomi cinesi hanno commesso un errore, facendo confusione nel comunicato tra due missioni con designazioni simili - il volo di prova e la missione di ritorno del campione lunare del 2020 -. Una confusione che ha aumentato i sospetti.  L'US Space Command, che tiene traccia della spazzatura spaziale, ha confermato martedì che i resti del razzo della missione lunare del 2014 non risultano mai tornati a terra, secondo il proprio database. 

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA