Il mondo di oggi figlio di un'estinzione di massa finora ignota di 233 milioni di anni fa

Mercoledì 16 Settembre 2020
Il mondo di oggi figlio di un'estinzione di massa: durante il Carnico eruzione vulcanica devastante e pioggia per un milioni di anni
Siamo tutti figli di un'estinzione di massa: il mondo come lo vediamo oggi è nato circa 233 milioni di anni fa, in seguito a un'estinzione di massa finora sconosciuta, chiamata Episodio pluviale carnico e scatenata da una terribile eruzione vulcanica.
A identificarne le tracce è la ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Science Advances, coordinata da Jacopo Dal Corso, della China University of Geosciences e nella quale l'Italia ha un ruolo importante, con il Museo delle Scienze di Trento (Muse), le Università di Ferrara e Padova, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e il Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige.

 

Estinzione di massa sconosciuta


Lo studio è basato sull'esame di prove geologiche e paleontologiche raccolte in decenni di rilievi sul campo, analisi di laboratorio e modelli al computer. 

Per Andrea Marzoli, dell'Università di Padova, «nel Carnico ci fu un'enorme eruzione vulcanica, che produsse circa un milione di chilometri cubi di magma». L'eruzione, spiegano gli esperti, iniettò in atmosfera enormi quantità di gas serra come l'anidride carbonica, che portarono a un riscaldamento globale, associato a un forte aumento delle precipitazioni che durò circa un milione di anni. In quel periodo, siamo nel Triassico superiore, la terraferra era abitata prevalentemente da piccoli dinosauri, mentre in mare si trovavano ammoniti e pesci spesso simili a lucertoloni.

Per Massimo Bernardi, paleontologo del Muse, «l'estinzione nel Carnico agì come un motore importante per l'evoluzione della vita». L'improvviso cambiamento climatico ebbe, infatti, come conseguenza una grave perdita di biodiversità negli oceani e sulle terre emerse. Secondo gli esperti, subito dopo l'evento di estinzione nuovi gruppi fecero la loro comparsa o si diversificarono rapidamente, ad esempio i dinosauri, contribuendo all'origine di nuovi ecosistemi.

Negli ultimi decenni i paleontologi hanno identificato cinque grandi estinzioni di massa nella storia della vita, e numerose estinzioni di minore grandezza, ma pur sempre catastrofiche. «La storia scritta nelle rocce e nei fossili - spiega Bernardi - ci mostra quanto intense siano le conseguenze di grandi eventi di estinzione. Questi eventi sono segnati da crisi e, contemporaneamente, da rinnovamento della vita, in cui - conclude - è difficile prevedere chi si troverà dalla parte dei vinti e chi, invece, tra i vincitori».
Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 00:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA