Chernobyl, in un reattore reazioni di fissione: «Come tizzoni in un barbecue». Ma nell'area tornano animali in via d'estinzione

Lunedì 10 Maggio 2021 di Michele Galvani
Chernobyl, in un reattore reazioni di fissione: «Come tizzoni in un barbecue». Ma nell'area tornano animali in via d'estinzione

Chernobyl è sempre lì. Vicino a noi. E quando se ne parla, fa ancora paura. Sono passati moltissimi anni. Però, come accade in questi giorni, nelle masse di uranio sepolte nel reattore numero quattro della centrale nucleare (esplosa nel 1986) «sono riprese reazioni di fissione nucleare».

Ed è una notizia che sta allarmando. L'allarme è stato lanciato dagli scienziati del governo ucraino, che stanno cercando di capire se queste reazioni si esauriranno da sole o se sarà necessario un intervento per scongiurare un incidente, anche se ovviamente non si parla di conseguenze paragonabili a quello che accadde 35 anni fa. Ma di un evento più contenuto, quello sì.

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Come tizzoni - «È come se ci fossero tizzoni in un barbecue», spiega Neil Hyatt, chimico dei materiali nucleari all'Università di Sheffield, in una intervista rilasciata alla rivista Science. I sensori hanno registrato un numero crescente di neutroni, il segnale di una reazione di fissione nucleare, in arrivo da una delle stanze inaccessibili del reattore, ha spiegato Anatolii Doroshenko, dell'Istituto per i problemi di sicurezza degli impianti nucleari di Kiev.

«Ci sono molte incertezze, ma non possiamo escludere la possibilità di un incidente», ha aggiunto il suo collega in Istituto, Maxim Saveliev, precisando che «il conteggio dei neutroni aumenta lentamente». Quando si è sciolto il nucleo del reattore, le barre di uranio usate come combustibile, il loro rivestimento di zirconio, le barre di grafite, e sabbia si sono riversate, come lava. Sono precipitate nella cantina dell'ingresso del reattore dove si sono pietrificate in quello che viene definito Fcm (Fuel containing material) in cui si trovano 170 tonnellate di uranio irradiato.

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Il tema dell'acqua piovana - Il sarcofago costruito intorno al reattore un anno dopo l'incidente aveva lasciato passare l'acqua piovana, acqua che rallenta i neutroni e quindi aumenta la probabilità di uno scontro con l'uranio, quindi di generarne altri a catena attraverso la fissione del nucleo dell'uranio. In coincidenza con forti piogge, il contatore dei neuroni segnava picchi, ma poi tornava ai livelli normali. Il nuovo manto avrebbe dovuto proteggere il reattore anche dall'acqua, e così ha fatto. Fino a che in alcuni punti, i neutroni hanno ricominciato a crescere, arrivando quasi a raddoppiare in quattro anni, in corrispondenza della stanza 305/2.

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Paura per la reazione di fissione - L'ipotesi è quella che con l'asciugarsi dell'Fcm, siano più facili gli scontri fra neutroni e atomi di uranio. Se così fosse, la reazione di fissione potrebbe accelerare anche esponenzialmente, arrivando a rilasciare energia nucleare in modo non controllato. Non come quello che è avvenuto nel 1986, sottolineano gli scienziati ucraini. Sarebbe contenuta, ma potrebbe comunque far crollare alcune sezioni non stabili dell'edificio, rilasciando polvere radioattiva nella nuova struttura di protezione. 

Riserva naturale - Nel frattempo, in assenza di esseri umani, la regione intorno a Chernobyl viene bonificata dalla natura. Circa 35 anni fa 350.000 persone furono evacuate dal territorio per il disastro nuclerare. Le autorità ucraine hanno detto più volte che l'area potrebbe essere «non adatta agli esseri umani per altri 24.000 anni».

Oggi, tuttavia, è una delle riserve naturali più belle e incredibili che si possano trovare. Nella zona prosperano animali in via di estinzione, inclusi i meravigliosi cavalli di Przewalski. 

Per molti decenni questi cavalli sono stati considerati l'ultimo cavallo veramente selvaggio al mondo. Negli anni '70 erano quasi estinti in natura, ma un programma di riproduzione in cattività riuscì a salvare la specie dall'estinzione. Oggi, diverse centinaia vivono allo stato brado nelle steppe dell'Asia e in Europa, ma c'è anche una popolazione in costante crescita - con sorpresa di molti - a Chernobyl. E «il numero dei lupi è sette volte superiore alla media», hanno detto gli esperti.

Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA