Scoperto dall'astronomo Robert McNaught da un osservatorio in Australia 26 anni fa, un asteroide del diametro di un chilometro si prepara a dare un'altra occhiata alla Terra.
"1994 PC1" non è nuovo a queste visite, anzi, è stato ricostruito che nel 1933 passò molto più vicino alla Terra (un milione di chilometri): per gli studiosi questi transiti sono sempre molto interessanti perché danno la possibilità di mettere a punto traiettorie e calcoli su passato, presente e futuro di questi ammassi rocciosi.
Non avete un telescopio o temete che le nuvole oscureranno il cielo sopra di voi: ecco venervi in aiuto il Virtual telescope che trasmetterà in diretta il fly-by.
La Nasa lo ha classificato come un asteroide Apollo come "potenzialmente pericoloso", ma non bisogna preoccuparsi o pensare al film Don't look up. Solo in questa settimana, ad esempio, è previsto il passaggio di almeno 5 asteroidi di questa classe, di cui uno delle dimensioni di un autobus e tre delle dimensioni di una villetta.
Per quanto poco o punto visibile a occhio nudo, 1994 PC1 primeggia fra gli asteroidi attesi quest'anno: tra quelli della sua categoria (che ne comprende almeno 25mila) sarà quello che passerà più vicino alla Terra.
Ecco come vederlo
Secondo l'indispensabile sito dell'Inaf, l'asteroide roccioso "è annoverato fra i PHA, i Potentially Hazardous Asteroid. Considerando il periodo temporale che va dal 1900 al 2194 questo passaggio è il più ravvicinato dopo quello del 17 gennaio 1933, quando passò (in incognito) a soli 1,12 milioni di km dalla Terra. Diventerà molto luminoso (astronomicamente parlando), arrivando a brillare come una stella di magnitudine apparente +10. L’orbita di 1994 PC1 è inclinata di ben 33,5° sul piano dell’Eclittica e nella fase di avvicinamento alla Terra l’asteroide sarà osservabile solo dall’emisfero australe. Per nostra fortuna la situazione cambia rapidamente e la sera del flyby sarà ben visibile dall’Italia appena fa buio, dalle 18.45 in poi. Occorrerà avere a disposizione un cielo buio e un telescopio a puntamento computerizzato con un oculare a basso ingrandimento (50x sono già sufficienti). Il 18 gennaio la Luna sarà praticamente piena, ma si troverà a una distanza angolare di circa 95° dall’asteroide, quindi abbastanza distante da non dare troppo fastidio con la sua luce”.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout