L’Apocalisse può attendere. Il tristemente noto asteroide Apophis, spesso indicato come un grave rischio per il nostro pianeta, non colpirà la Terra, almeno per i prossimi cento anni.
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Per dare un’idea del rischio, il meteorite che 49mila anni fa ha creato il Meteor Crater in Arizona, era dieci volte più piccolo, ma è bastato per produrre un’esplosione pari a seicento bombe di Hiroshima, e a distruggere ogni cosa nel raggio di 150 km.
Apophis è appena passato vicino alla Terra, e questo ha dato modo agli studiosi di ricalibrare le loro misurazioni. Una volta ricalcolate le osservazioni iniziali, gli astronomi hanno dichiarato di avere escluso il rischio di un “deep impact” nel 2029, e ci sono altre buone notizie: anche nel 2068, quando il corpo celeste tornerà a sorvolarci da vicino, non ci sarà alcuna collisione. Per questo Apophis è stato rimosso dalla lista degli oggetti a rischio di impatto, la Sentry Impact Risk Table, che viene stilata da una sezione della Nasa chiamata Center for Near-Earth Object Studies (CNEOS), presso il Jet Propulsion Laboratory.
La Sentry Impact Risk Table viene continuamente aggiornata, e contiene tutti gli oggetti celesti la cui orbita passa abbastanza vicino alla Terra da costituire una potenziale minaccia. Per fortuna, attualmente nessuno di questi dovrebbe costituire un rischio reale. «Quando ho iniziato a lavorare sugli asteroidi dopo il college, Apophis era il tipico oggetto pericoloso da tenere sotto controllo - ha detto Davide Farnocchia del CNEOS - e quindi è con un un certo senso di soddisfazione che lo abbiamo rimosso dalla lista degli asteroidi a rischio. Ora cerchiamo di scoprire nuovi dettagli scientifici quando tornerà a visitarci, nel 2020». Farnocchia ha precisato che la sua orbita sarà tale da passare a soli 32mila chilometri dalla superficie terrestre, poco più vicino dei satelliti geostazionari in orbita attorno al nostro pianeta.
New observations by @NASA confirm Earth is safe from the asteroid Apophis for the next century or more. But its passes in 2029, 2036, and 2068 will offer scientists great chances to see a large asteroid from a relatively close distance. Learn more: https://t.co/nbjzh74pr1 pic.twitter.com/2C8ldu8yPV
— NASA Solar System (@NASASolarSystem) March 26, 2021
Queste nuove misurazioni sono frutto delle osservazioni del recente passaggio di Apophis vicino alla Terra, lo scorso 5 marzo, quando l’asteroide era a sole 0,11 unità astronomiche dalla Terra (una unità è pari alla distanza tra il nostro pianeta e il Sole). Questo ha permesso di studiare meglio la sua orbita attorno alla nostra stella, e di capire quando, e a che distanza, Apophis tornerà a farci visita.