10. Si prepara un effetto-domino geopolitico in altre zone calde del pianeta?
La risposta alla domanda ci porta inevitabilmente di nuovo in Asia. Il premier britannico Boris Johnson non ne ha voluto fare mistero: «L’eco di un’invasione in Ucraina si sentirebbe in tutto il mondo. E anche a Taiwan», l’isola che Pechino tratta da territorio con velleità indipendentiste e che ha un posto chiave per le forniture ad alta tecnologia dirette in Europa, visto che da lì provengono due microchip su tre usati dalle nostre industrie. «Il messaggio da trarne sarebbe che effettivamente l’aggressione paga, che è la carta giusta da giocare». Che ci sia un sottile filo rosso a legare Kiev e Taipei è la tesi anche di Washington: la Cina guarda attentamente al tipo di reazione più o meno ferma che Stati Uniti e Occidente metteranno in campo in risposta alla crisi ucraina per capire la posta in palio di un’eventuale presa di Taiwan.
