Tik Tok bloccato, cosa sta succedendo? Il Belgio lo vieta a ministri e funzionari federali. L'esperto: «In Italia rischio possibile»

Venerdì 10 Marzo 2023, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 18:44
Tik Tok bloccato in Italia? Per gli esperti «Rischio possibile» dopo il divieto ai funzionari di Francia e Belgio
di Marta Giusti
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Si allarga la lista a forbice la Paesi e istituzioni che mettono il social network cinese TikTok sotto la lente di ingrandimento per possibili rischi legati alla privacy degli utenti, e quindi, anche alla sicurezza nazionale. La legge cinese infatti permette al governo di poter chiedere dati e informazioni a tutte le aziende (pubbliche e private) della Cina.

Da qui nascono i timori dell'Occidente che Pechino possa utilizzare dati ottenuti da TikTok (posizione dell'utente, preferenze e abitudini varie) per spiare politici e rappresentanti di Paesi stranieri, allo scopo persguire i suoi scopi di carattere geopolitico. Insomma, si teme che Bytedance, società informatica proprietaria di Tik Tok, possa ripetere quanto fatto nel 2018 da "Cambridge Analytica" con Facebook.

Dopo Stati Uniti, Canada, Francia e Commissione Ue, oggi è stato il Belgio a imporre a ministri e funzionari pubblici federali di disinstallare l'applicazione di video sharing da smartphone e pc, a causa delle falle riscontrate in materia di sicurezza. «Una decisione logica e necessaria», ha detto ariguardo il vicepremier belga Georges Gilkinet.

Le preoccupazioni dell'Occidente sono giustificate, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi: «Negli Stati Uniti si è parlato della possibilità che la Cina potesse non solo effettuare operazioni di spionaggio e schedatura ai danni di politici e cittadini, ma anche diffondere messaggi propagandistici contro la democrazia americana - ha detto a Il Messaggero l'esperto di intelligenza artificiale Alessandro Longo, direttore di Agenda Digitale - ma i sospetti, seppur legittimi, non sono ancora fondati su prove verificate. In caso dovessero emergere delle evidenze, Tik Tok sarebbe bandito anche in tutti gli Stati dell'Ue».

Lo stesso Longo ha ricordato come anche i vertici dell'Ue - memori dello scandalo di Cambridge Analytica - stanno discutendo con gli Stati Uniti per ottenere garanzie di sicurezza riguardo ai social network americani.

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