In attesa delle eventuali riforme future, di cui si è inziato a discutere al tavolo tra governo e sindacati, nel 2023 sono disponibili diversi "canali" per lasciare il lavoro, con requisiti particolari e variabili. Vediamo i principali. Le vie ordinarie - per tutti - sono quelle della pensione di vecchiaia (il diritto scatta a 67 anni di età a condizione di averne 20 di contributi) e della pensione anticipata così come delineata dalla riforma Fornero (attualmente servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne, senza vincoli sull'età.
Autonomia, tutte le falle della riforma: la legge quadro riporta in vita le vecchie intese