Nomine partecipate, Cattaneo-Scaroni a Enel, Cingolani-Pontecorvo a Leonardo. Del Fante alle Poste

Giovedì 13 Aprile 2023, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 16:20
Nomine, Cattaneo-Scaroni a Enel e Cingolani-Pontecorvo a Leonardo. Del Fante alle Poste
di Rosario Dimito, Roberta Amoruso, Umberto Mancini
3 Minuti di Lettura

Enel, il ritorno di Scaroni per ricoprire il ruolo di presidente

di Rosario Dimito - Il ticket di vertice all’Enel con Flavio Cattaneo amministratore delegato e Paolo Scaroni presidente, è la vera sorpresa del pacchetto di nomine varato ieri dal governo. Cattaneo, 59 anni, milanese, vicepresidente esecutivo di Italo, molto apprezzato per le sue qualità di ristrutturatore, è stato scelto proprio per il suo track record: Key2People, head hunter del Mef, lo ha messo in cima alla short list, davanti a un altro giovane manager del settore energetico. E a suo favore hanno giocato i grandi investitori istituzionali che hanno espresso all’azionista e al cacciatore di teste il gradimento sulla sua persona. Su queste basi hanno avuto buon gioco gli sponsor, a cominciare dalla Lega ma anche FdI e FI. Serve un manager del suo valore per riequilibrare i conti del gigante elettrico appesantito da circa 105 miliardi di debiti lordi che deve avviare un piano di rilancio basato su 21 miliardi di dismissioni. Alle sue capacità viene ascritto il risanamento di Fiera di Milano, trasformata prima in spa e poi portata in Borsa. Alla guida della Rai ha realizzato il maggior utile e la cassa di tutti i tempi. Al timone di Tim, quotata anche al Nyse, ha accresciuto l’Ebitda della società di tlc del 10% in un solo anno. Infine, quale ad di Italo ha invertito in 11 mesi il segno dell’Ebitda a positivo attraverso un riposizionamento del modello di business. Dalla sua ha giocato anche la maggiore esperienza maturata sui mercati in Sud America. Va segnalato che proprio in Sud America il gruppo Enel realizza il 30% dell’Ebitda. E quello è un mercato che Cattaneo conosce molto bene perché quando era in Terna, ha promosso l’Ipo della brasiliana Terna Participações e in Tim ha dato forte impulso a Tim Brasil, anch’essa quotata al Nyse e operativa in Argentina. A completare il suo curriculum contribuisce l’esperienza di nove anni quale da ceo di Terna spa, società che possiede l’infrastruttura elettrica italiana. Ha migliorato il gestore investendo in ricerca e ammodernando completamente la rete energetica italiana e ha aumentato il valore dei titoli Terna in Borsa, con ritorni del 300%. Per queste performance nel 2010 è stato insignito miglior manager italiano e quinto miglior manager europeo nel settore energetico.

L’esperienza di Cattaneo si combina con quella del nuovo presidente Scaroni, vicepresidente di Rothschild Italia e presidente del Milan, che torna in Enel dove era stato 21 anni fa quale ad prima di passare (2005) al timone dell’ Eni, rimanendo nove anni. I due si sono conosciuti ai tempi in cui Cattaneo era in Rai, Scaroni in Enel. Il manager vicentino, 76 anni, nei suoi nove anni all’Eni ha ridotto il peso del petrolio a favore del gas naturale, considerato come un combustibile di transizione verso fonti ancora più sostenibili. Dal 2005 al 2014, Eni è passata da un patrimonio netto da 39 a 61 miliardi e ha distribuito 36 miliardi di dividendi, di cui 12 al Tesoro. Anche lui è uomo di relazioni con i principali investitori del globo: nel 2018 il fondo Elliott lo ha nominato presidente del Milan, carica confermatagli da RedBird Capital Partners. Nel 2005 è stato promotore dell’accordo tra Eni e Gazprom che all’epoca venne visto come un successo italiano, stante che la guerra russo-ucraina era lontanissima e dunque non prevedibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA