Naufragio Crotone, le peggiori tragedie di migranti in Italia: dalla strage di Lampedusa al disastro del Canale di Sicilia

Domenica 26 Febbraio 2023, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 12:16
Migranti, le più grandi tragedie italiane: dalla strage di Lampedusa al disastro del Canale di Sicilia
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Con il naufragio di migranti a Crotone la storia delle tragedie in mare legate al nostro Paese si alimenta di ulteriori vittime, con il bilancio in continuo peggioramento. Sono decine di migliaia i morti vicino o più al largo delle nostre coste che si sono accumulati negli ultimi trent'anni. Due sono forse i più significativi: la tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 (con 368 morti accertati) e la tragedia nel Canale di Sicilia del 18 aprile 2015 dove il numero di vittime non è mai stato realmente idenficato, con centinaia di dispersi. A queste si aggiungono altre date, dalla notte di Natale del 1996 fino al 18 aprile 2016 al largo dell'Egitto. Tutte nel Mediterraneo.

Secondo i dati della Fondazione ISMU dal 2014 al 25 settembre 2022 sono stati quasi 25mila i migranti morti e dispersi nelle acque del Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa. E il viaggio verso l’Italia si conferma il più pericoloso: è sulla rotta del Mediterraneo centrale che si registra da sempre il più elevato numero di morti e dispersi, pari a 1.088 dal 1° gennaio al 25 settembre 2022 su un totale di 1.473 su tutte le rotte del Mediterraneo, tra questi 60 erano bambini.

La tragedia di Lampedusa

La tragedia di Lampedusa è stata il naufragio di un'imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti avvenuto il 3 ottobre 2013 a poche miglia dal porto di Lampedusa. Il naufragio ha provocato 368 morti accertati e circa 20 dispersi presunti, numeri che la pongono come una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall'inizio del XXI secolo. I superstiti salvati sono 155, di cui 41 minori (uno solo accompagnato dalla famiglia).

La tragedia nel Canale di Sicilia

La cosiddetta tragedia nel Canale di Sicilia è stato il naufragio di un'imbarcazione eritrea usata per il trasporto di migranti avvenuto la notte del 18 aprile 2015 al largo delle coste della Libia. Il naufragio dell'imbarcazione ha provocato 58 vittime accertate o 525 secondo altre fonti, 28 superstiti salvati e fra i 700 e i 900 dispersi presunti, numeri che la pongono come una delle più gravi tragedie marittime nel Mediterraneo dall'inizio del XXI secolo.

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