Interventi di prevenzione
Le verifiche sulla idonea implementazione delle misure per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono state effettuate in tutte le tipologie di comparti produttivi. Alcune delle attività di verifica sono state effettuate in congiunta con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro (Itl) e con le forze dell’ordine per il contrasto al lavoro nero, al caporalato e allo sfruttamento illegale della manodopera. A questo scopo il Prefetto di Padova ha voluto fortemente la creazione di un gruppo interforze che intervenisse congiuntamente in situazioni di illiceità. Nel 2022, relativamente ai cantieri edili, ne sono stati visitati più di 900 per un totale di 1697 imprese controllate. Quasi il 30% dei cantieri sono risultati non a norma e per questi si è provveduto a sanzionare uno o più imprese. I verbali di contravvenzione e prescrizione sono stati complessivamente 580, di cui 510 rivolti a datori di lavoro, dirigenti e preposti, 14 a committenti e/o responsabili dei lavori, 30 a coordinatori in fase di esecuzione e 12 a lavoratori autonomi. I cantieri di bonifica dell’amianto oggetto di verifica sono stati 228. Il dato preoccupante è che i verbali di contravvenzione nel settore delle costruzioni sono raddoppiati nel 2022 rispetto al 2021, verosimilmente anche in relazione alla ripresa dell’attività in edilizia dopo la pandemia, incentivata anche dagli sgravi fiscali promossi dal Governo (Bonus 110%). Le aziende agricole presenti in provincia di Padova sono rappresentate perlopiù da imprese familiari, quelle controllate nel 2022 sono state complessivamente 191 e i verbali comminati 65: questo significa che un’azienda su tre non era a norma.
«I dati sopra riportati rappresentano una parte dell’attività svolta dallo Spisal, quella legata alla vigilanza. Accanto al contrasto ai rischi presenti nei luoghi di lavoro, il servizio ha attuato - commenta Rosana Bizzotto, direttrice dello Spisal dell’Ulss 6 Euganea - una serie di progetti e azioni in linea con il Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione 2020-2025. L’obiettivo è non solo quello di contrastare i danni da lavoro ma anche di incrementare nelle comunità di lavoro e nei soggetti che ne fanno parte, le competenze, la resilienza e la capacità di controllo delle situazioni e dei comportamenti a rischio nell’ottica della Total Worker Health, privilegiando modelli di intervento partecipato con tutti i soggetti pubblici e privati il cui operato può avere ricadute in termini di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro».
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