Giorgia Meloni, i risultati (e i nodi) dei primi 100 giorni: dai migranti a gas, mercato interno e Africa

Domenica 29 Gennaio 2023, 17:02 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 09:47

I nodi energia e migranti

Con la sponda del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha svolto nelle ultime settimane missioni ad Ankara e Tunisi, Meloni nei suoi primi cento giorni a palazzo Chigi ha dato battaglia per riuscire in un’impresa che da anni risulta impossibile: la stabilizzazione della Libia, nazione in cui è stata nelle ultime ore. E questo perché se il Paese del Nord Africa, da cui partono «oltre il 50% dei migranti che sbarcano sulle nostre coste», superasse la lunga fase di guerra civile, sarebbe più facile per l’Italia frenare e regolamentare i flussi migratori. La missione a Tripoli appena conclusa è servita anche per firmare, tramite Eni, un accordo da 8 miliardi di dollari per l’estrazione da due nuovi giacimenti sottomarini di gas naturale. L’obiettivo: portare dagli attuali 2,5 miliardi di metri cubi all’anno a 9-10 il gas che attraverso il gasdotto Green Stream raggiunge l’Italia. In quest’ottica, non meno importante è stata la missione della settimana scorsa ad Algeri. Con l’intenzione di trasformare il nostro Paese nell’«hub energetico dell’intera Europa» e dunque avere «un ruolo strategico importante» e con il proposito di varare con il lancio del “Piano Mattei per l’Africa” un sistema di cooperazione «virtuosa e non predatoria per estirpare alla radice le ragioni delle migrazioni» e per frenare le «ingerenze destabilizzanti» di Russia e Cina, la premier italiana ad Algeri ha siglato assieme al capo di Eni Claudio De Scalzi un nuovo accordo. Intesa che farà lievitare «fino a 35 miliardi» di metri cubi (ora sono circa 20) le forniture di gas algerino all’Italia (già copre il 40% del nostro fabbisogno) utilizzando il gasdotto TransMed. Inoltre a questa pipe, nei prossimi anni si potrà aggiungere il gasdotto Galsi (acronimo di Algeria-Sardegna-Italia), prima abbandonato e ora in via di ripescaggio, che dovrà collegare l’Algeria con la Sardegna e da qui arrivare a Livorno e poi in Germania.

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