Asse Venezia-Firenze sui fondi Pnrr per gli stadi: «Dalle Ue strano dietrofront»

Giovedì 30 Marzo 2023, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 16:58


FRONTI APERTI

Formalmente i rilievi di Bruxelles sono di natura tecnica. Se nel caso di Firenze i dubbi sarebbero legati alla collocazione del progetto Franchi nel quadro delle regole di concorrenza europee, sulle ambizioni di Venezia peserebbero le accuse di violazione del diritto Ue formulate da Italia Nostra alla Commissione Ue e culminate nel ricorso al Tar contro Comune, Città metropolitana, Regione, Presidenza del Consiglio dei ministri e Reyer. Il sospetto che serpeggia attorno a Palazzo Chigi, però, è che sia in corso anche un attacco politico al Governo di centrodestra, magari sulla spinta dei Paesi "frugali". Stando a questa lettura, i progetti che sono parte del Pnrr plasmato (e subito promosso) quando il premier era Mario Draghi, sarebbero ora in salita a causa dei diversi fronti aperti tra Roma e Bruxelles, come il Green Deal e il Mes. Per questo Fitto ha visto ben tre commissari, cioè Margaritis Schinas (Stile di vita), Nicolas Schmit (Lavoro) e Stella Kyriakides (Salute), oltre ad avere incontri tecnici, dopodiché ha invitato tutti alla calma: «Non c'è preoccupazione, c'è consapevolezza, e stiamo lavorando in maniera propositiva con la Commissione».

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