Amanda Lear chi è? Età, amanti, malattia, identità sessuale, la rivelazione hot di Bosè, la morte del marito e il patrimonio: stasera da Loretta Goggi

Venerdì 17 Marzo 2023, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 14:55

La relazione con Salvador Dalì

La relazione tra lei e il pittore surrealista durò tantissimo, ben 16 anni, ma i due non convolarono mai a nozze , il motivo? «Era già il marito di Gala. Lei mi aveva fatto giurare che se fosse morta, avrei preso il suo posto. Non potevo, avevo 25 anni e la mia musica. E allora, perfidamente, mi diceva che facevo schifo quando cantavo. Ci teneva che gli stessi accanto ma io non volevo sposare un vecchio». E infatti quel matrimonio non arrivò mai

Se la carriera di Amanda Lear è circondata di mistero quella della vita privata lo è ancor di più. Seducente da togliere il fiato non c'era essere che non rimaneva affascinato dall'artista. È l’autunno del 1965 quando Amanda Lear incontra Salvador Dalí (e non ne rimane poi così affascinata). Da qui parte la relazione tra Salvador Dalí e Amanda Lear. Relazione inaspettata dal momento che lei, studiosa di Belle Arti, non era proprio una grande ammiratrice delle opere del pittore surrealista, preferendo piuttosto Picasso, Magritte e de Chirico. Eppure, nonostante la partenza poco promettente, Lear sarà per diciassette anni amante e musa di Dalí, in un rapporto che difficilmente potrebbe rientrare nelle più conosciute categorie d’amore. La relazione tra lei e il pittore surrealista durò tantissimo, ben 16 anni, ma i due non convolarono mai a nozze , il motivo? «Era già il marito di Gala. Lei mi aveva fatto giurare che se fosse morta, avrei preso il suo posto. Non potevo, avevo 25 anni e la mia musica. E allora, perfidamente, mi diceva che facevo schifo quando cantavo. Ci teneva che gli stessi accanto ma io non volevo sposare un vecchio». E infatti quel matrimonio non arrivò mai . «Dalì era innamorato pazzo di me, pur sapendo che non mi poteva soddisfare. Io uscivo con bei ragazzi giovani e lui godeva della sua gelosia. Voleva che gli raccontassi tutto. Era una cosa masochista. Andavo a ballare tutte le sere, mi drogavo abbastanza, non ero certo una brava ragazza. Lui mi accompagnava fino alla porta di casa dei miei amanti e si crogiolava pensando a quello che avrei fatto».

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