Era tutto pronto. Da settimane. Come per la preparazione di un grande evento. Perché un trapianto di midollo è un grande evento. E come tale ha bisogno di un lungo iter fatto di controlli, visite mediche, terapie invasive, terapie dolorose. Una trafila che coinvolge non solo chi è malato ma anche chi gli sta attorno. Solo che, questa volta, come un matrimonio, quando quasi si è arrivati all’altare, ecco che la sposa ci ripensa e chiede tempo.
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È successo più o meno così per Gabry, il bambino di due anni, figlio di un ingegnere napoletano che vive a Milano, affetto da una malattia genetica rarissima, la Sifd, l’anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B che provoca alte febbri periodiche e ritardo dello sviluppo.
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