AstraZeneca, avvocato ricoverato a Messina, due settimane fa il vaccino. La diagnosi: emorragia cerebrale

Lunedì 5 Aprile 2021
AstraZeneca, avvocato ricoverato a Messina, due settimane fa il vaccino. L'autopsia: emorragia cerebrale

Astrazeneca, è stato ricoverato d'urgenza a 45 anni l'avvocato Mario Turrisi al Policlinico di Messina a causa di una emorragia cerebrale. L'uomo pochi giorni prima aveva ricevuto la prima somministrazione del vaccino anti-Covid. Il legale, originario di Tusa, una cittadina in provincia di Messina, era giunto al pronto soccorso messinese la scorsa notte dopo essersi sentito male, e poi sottoposto al vaccino Astrazeneca nelle scorse settimane, assieme altri avvocati, prima che la somministrazione al comparto giustizia fosse sospesa. Dopo pochi giorni dalla somministrazione, Turrisi ha cominciato ad accusare forti mal di testa. A Pasqua le sue condizioni si sono aggravate e per l’avvocato, che si occupava di previdenza del lavoro ed assicurativo, anche in questo caso gli esami hanno evidenziato una trombosi.

Immediata la segnalazione della Procura di Patti all’Aifa per accertamenti.

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Pregliasco: «Trombosi eventi rari»

«È importante sottolineare che tutti vaccini anti-Covid disponibili sono sostanzialmente comparabili nell'efficacia. Gli eventi avversi vanno evidenziati, come in ogni approccio terapeutico e farmacologico, ma le trombosi di cui si parla restano eventi rarissimi». Lo ha detto a Sky TG24 Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano. «Si perde in alcuni casi - spiega il virologo - il vero rapporto fra il pericolo della malattia e il pericolo di un vaccino, e spesso si sbaglia pensando che sia meglio non vaccinarsi». I vaccini, chiarisce, «evitano la malattia, soprattutto quella grave, ma studi ad hoc dimostrano che i vaccini hanno anche la capacità e la possibilità di sterilizzare la persona che si vaccina e impedire in gran parte di contagiare gli altri. È un elemento importante che ci aspettavamo, mancava l'oggettività del dato scientifico che si sta acquisendo grazie agli studi e all'applicazione su grande scala di queste vaccinazioni».

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Quanto ai problemi organizzativi, «andrebbero visti in un tempo un pò più lungo perché l'organizzazione è davvero complessa. Mentre le nubi sulle dosi mi inquietano perché in questa guerra al virus le munizioni sono fondamentali come l'aspetto organizzativo che credo si sia ora ben oliato. Credo- ha concluso Preglisco - già si vedano bei risultati negli anziani ricoverati nelle Rsa e nei casi fra gli operatori sanitari precipitati quasi a zero»

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 15:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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