Dolcificante al posto dello zucchero per la dieta? Ecco perché non funziona (e perché è rischioso) secondo l'Oms

Mercoledì 17 Maggio 2023, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 15:19

Le differenze

I dolcificanti non zuccherini sono stati sviluppati come alternativa agli zuccheri e sono ampiamente utilizzati sia come ingredienti di alimenti e bevande preconfezionati sia aggiunti agli alimenti e alle bevande direttamente dal consumatore. I singoli dolcificanti non zuccherini sono sottoposti a valutazione tossicologica da parte del Comitato congiunto FAO/OMS di esperti sugli additivi alimentari (JECFA) e di altri organismi autorevoli per stabilire i livelli di assunzione sicuri (cioè la dose giornaliera accettabile o DGA). Mentre i risultati di studi randomizzati e controllati hanno generalmente suggerito che i dolcificanti non zuccherini possono avere un impatto minimo sul metabolismo del glucosio e determinare una riduzione del peso corporeo se associati a una restrizione energetica a breve termine, non c'è un chiaro consenso sull'efficacia dei dolcificanti non zuccherini per la perdita o il mantenimento del peso a lungo termine, o se sono collegati ad altri effetti sulla salute a lungo termine a dosi comprese nella DGA. Questa revisione sistematica raccoglie le prove scientifiche più recenti sugli effetti sulla salute dell'uso di dolcificanti non zuccherini.

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