C'è un legame diretto tra Alzheimer e una scarsa qualità del sonno: a dimostrarlo e a spiegare per la prima volta il meccanismo è una ricerca del Centro di medicina del sonno dell'ospedale Molinette della Città della salute di Torino e dell'Università del capoluogo piemontese. Hanno esaminato l'effetto di un sonno disturbato in topi geneticamente predisposti al deposito di beta-amiloide, una proteina, che compromette irreversibilmente le funzioni cognitive dell'animale anche se giovane. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Acta Neuropathologica Communications.
Demenza, una ricerca (durata più di 25 anni) svela i 7 fattori che prevengono il declino mentale
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