Covid, l'epidemiologo Ciccozzi: «Il virus è mutato, vi spiego come»

Giovedì 16 Luglio 2020
Covid, l'epidemiologo Ciccozzi: «Il virus è mutato, vi spiego come»

«Il virus di Covid-19 è mutato, come fanno tutti i virus. Alcune mutazioni si sono conservate, come quella che lo ha reso più contagioso, altre si perdono». A dirlo, è l'epidemiologo Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, autore di numerose pubblicazioni su Sars-CoV-2.

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L'esperto ha dedicato al patogeno pandemico un e-book, scritto insieme a Paolo Viana, che chiarisce la questione fin dal titolo: 'Il virus è mutato. Dalla Cina all'Italia, dal pipistrello all'uomo, dalla pandemia all'adattamento: come muta il Covid-19'. «Tutti i virus mutano - sottolinea l'epidemiologo - Questo in particolare lo fa meno velocemente, ad esempio, dell'Hiv. La mutazione che lo ha reso più contagioso è avvenuta da febbraio e si è mantenuta perché si è rivelata utile, ma c'è anche la mutazione sulla proteina NSP6, legata all'autofagia».

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Ma allora perché alcuni scienziati assicurano che no, Sars-CoV-2 non è mutato? «Forse si teme che le persone, sentendo che il virus è mutato, pensino che sia diventato più aggressivo e si spaventino.

O che sia diventato più buono, e allora rinuncino alle misure utili per contenere la diffusione. In realtà però fino ad ora dal punto di vista della patogenicità il virus è rimasto lo stesso». Anche se sono in corso degli studi che potranno illuminarci meglio proprio su questo aspetto, fa sapere l'epidemiologo. 

Ultimo aggiornamento: 14:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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