«Da qualunque angolazione vogliate vedere la situazione attuale, è indispensabile stare molto attenti e prendere tutte le necessarie precauzioni per evitare il contagio». Però «in questi giorni ci sono anche ottime notizie.
In questi giorni ci sono anche ottime notizie. I dati preliminari riguardi ai vaccini sono veramente promettenti. https://t.co/ihbQoMZpW0
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) October 3, 2020
Poi Burioni parla anche di altro: «Gli effetti collaterali non sono stati lievissimi, ma comunque tollerabili. Attenti: questo studio non ci dice che il vaccino funzionerà negli anziani. Però avrebbe potuto dirci, con risultati diversi, che il vaccino difficilmente avrebbe funzionato. Invece così non è, le premesse per una protezione anche dei più anziani ci sono tutte. Adesso bisogna vedere se queste premesse si tradurranno in una protezione concreta. È quello che stanno tentando di dimostrare gli studi in corso e attendiamo di giorno in giorno il risultato. Insomma, il vaccino è come l’Italia del 2006: ha superato la Germania in semifinale giocando una magnifica partita. Adesso si va in finale dove c’è la squadra più forte del mondo. Certo, il risultato non è al sicuro: ma se si è in finale significa che si può vincere, chi ha perso in semifinale è già a casa. Noi siamo invece in campo. Incrociamo le dita e prendiamo tutte le precauzioni: ci serve ancora qualche settimana o mese per sapere se il vaccino funziona o meno. E se funziona per il virus saranno guai.
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